ENEA e TeaTek Spa collaborano per innovare la mobilità con pannelli fotovoltaici resistenti per strade e autostrade, valorizzando il suolo e producendo energia pulita
Immaginate se le strade che percorriamo ogni giorno potessero, oltre a guidarci a destinazione, produrre energia pulita per le nostre città. Sognare un futuro simile non è solo affascinante, ma potrebbe cambiare profondamente il nostro approccio alla mobilità e all’energia. Se potessimo trasformare questi spazi in fonti di energia, diremmo addio, almeno in parte, ai vecchi combustibili fossili e faremmo un uso del territorio davvero ingegnoso e rispettoso. Certo, realizzare un sogno del genere non sarà una passeggiata: i pannelli solari che vorremmo sotto i nostri pneumatici dovranno affrontare parecchie sfide. Ma chi ha detto che non siamo pronti a raccoglierle?
In realtà questo tipo di tecnologia è ben nota ed esiste fin dal 2010: questo tipo di tecnologia, infatti si chiama “strada fotovoltaica” ed è già presente in alcune parti del mondo. La prima è stata inaugurata in Francia già nel 2016, con 2.800 mq di pannelli fotovoltaici installati lungo la RD5. In media, è in grado di raggiungere i 767 kWh al giorno, arrivando anche a 1.500 kWh in estate. Sempre nel 2016, poi, anche l’iconica strada statunitense, la Route 66 ha sperimentato la tecnologia lungo tratto situato nel Missouri.
Un progetto italiano
Ad oggi, ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, sta collaborando con l’azienda TeaTek Spa nel campo dei sistemi fotovoltaici, per concepire dei pannelli solari adatti alle strade fotovoltaiche. Questi moduli dovranno resistere a pesanti carichi statici, come ha chiarito Girolamo Di Francia, referente del progetto e capo del laboratorio ENEA di Sviluppo applicazioni digitali fotovoltaiche e sensoristiche:
Come ENEA stiamo studiando moduli che, diversamente dai comuni pannelli fotovoltaici, siano in grado di resistere a carichi statici anche di diverse tonnellate, al passaggio di automezzi in movimento ed a condizioni metereologiche anche estreme.
Il capo della divisione ENEA di Fotovoltaico e smart devices, Ezio Terzini, ha sottolineato come questo sviluppo rappresenti una trasformazione fondamentale:
Sviluppare moduli per applicazioni stradali è una delle vie più interessanti per un fotovoltaico pervasivo, di ampia diffusione e che non sottrae il suolo alla sua funzione originaria ma lo valorizza, aggiungendo quella di una generazione elettrica pulita.
Gli sforzi globali per sviluppare queste soluzioni fotovoltaiche in ambito stradale potrebbero quindi raggiungere anche il Bel Paese. ENEA ha rivelato che, montando pannelli fotovoltaici su solo il 10% delle autostrade e strade italiane, si potrebbe raggiungere una capacità energetica superiore ai 20 GW.
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Fonte: ENEAinform@
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