Pannelli fotovoltaici fatti di tofu. Il futuro del solare potrebbe passare da uno degli alimenti base dell'alimentazione vegetariana e vegana. In particolare, il sale di tofu potrebbe sostituire il cloruro di cadmio, una delle sostanze più tossiche e costose usate nella produzioni delle celle fotovoltaiche
Pannelli fotovoltaici fatti di tofu o meglio con il sale di tofu che potrebbe sostituire il cloruro di cadmio, una delle sostanze più tossiche e costose usate nella produzioni delle celle fotovoltaiche.
A dimostrarlo è stato uno studio condotto dall’Università di Liverpool e pubblicato sulla rivista Nature. Il cloruro di cadmio è attualmente un ingrediente chiave nella tecnologia delle celle ed è utilizzato in milioni di pannelli fotovoltaici in tutto il mondo. Questo composto solubile è altamente tossico e costoso da produrre, richiede misure di sicurezza elaborate per proteggere i lavoratori durante la produzione e anche lo smaltimento va fatto con estrema cura, una volta che i pannelli non sono più utilizzabili.
Perché allora non valutare alternative più sostenibili ed economiche? A provarci è stato un ricercatore dell’Università di Liverpool che ha scoperto che il cloruro di cadmio può essere sostituito col cloruro di magnesio. Quest’ultimo viene estratto dall’acqua di mare ed è già utilizzato in prodotti come il tofu e i sali da bagno.
Con costi notevolmente ridotti (0,001 dollari al grammo rispetto ai 0,3 del cadmio) è stato esaminato anche sotto il profilo della tossicità e, confrontato col cadmio è stato definito molto più sicuro.
Le celle più economiche oggi in vendita sono basate su un film sottile di tellururo di cadmio insolubile. Da sole, esse convertono meno del 2 per cento della luce solare in energia. Applicando cloruro di cadmio, questa efficienza aumenta ad oltre il 15 per cento.
La ricerca condotta a Liverpool, tuttavia, ha dimostrato che il cloruro di magnesio può ottenere lo stesso risultato in termini di efficienza. Spiega il dottor Jon Major, a capo della ricerca: “Se l’energia rinnovabile vuole competere con i combustibili fossili, il costo deve scendere. Grandi passi avanti sono già stati fatti, ma i risultati di questo studio hanno il potenziale per ridurli ulteriormente”.
Spiega Major che il cloruro di cadmio è tossico e costoso e non vi è alcuna necessità di usarlo: “Sostituendolo con una sostanza naturale si potrebbe far risparmiare all’industria una grande quantità di denaro e ridurre il costo complessivo di produzione elettrica dal fotovoltaico.”
Francesca Mancuso
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