Fotovoltaico organico: a Settimo Torinese i pannelli solari si fanno coi mirtilli

Presentato pochi giorni fa in quel di Torino, il pannello fotovoltaico organico “al mirtillo” ha già fatto parlare di sè mezzo mondo. Niente a che vedere con i tradizionali moduli al silicio disponibili sul mercato: le celle solari di questo prototipo cosiddetto di terza generazione sono invece basate su una pasta di biossido di titanio impregnata con un colorante fotosensibile organico ottenuto, appunto, dai mirtilli.

Presentato pochi giorni fa in quel di Torino, il pannello fotovoltaicoorganico “al mirtillo” ha già fatto parlare di sè mezzo mondo. Niente a che vedere con i tradizionali moduli al silicio disponibili sul mercato: le celle solari di questo prototipo cosiddetto di terza generazione sono invece basate su una pasta di biossido di titanio impregnata con un colorante fotosensibile organico ottenuto, appunto, dai mirtilli.

L’innovativa tecnologia di questo modello è stata brevettata appena un anno fa dal ricercatore svizzero Michael Gratzel, insignito del premio Millennium Technology 2010 per le sue Dye-SensitizedSolar Cells (traducibile grossomodo come “celle solari al colorante sensibile”).

Realizzate dall’azienda Solaronix, queste celle solari “al mirtillo” sono il frutto della collaborazione tra Cyanine Technologies Spa e Pianeta Srl da una parte e Università di Torino dall’altra, con in più il contributo del comune di Settimo Torinese. Per dovere di cronaca va detto che le stesse celle sono state realizzate anche con pigmenti di argilla (la colorazione, invece che viola, è risultata gialla), ma la tecnologia è identica. Per quanto riguarda invece l’efficienza energetica, sono 40 i watt al metro quadro che si possono ottenere da irragiamento solare, 25 quelli da irragiamento diffuso.

I vantaggi di questa tecnologia sono molteplici. Innanzitutto la materia prima: a fronte del silicio, costoso, il mirtillo (o l’argilla) è una materia prima rinnovabile e disponibile in gran quantità. Inoltre, lo smaltimento dei componenti risulterebbe molto più semplice, visto che si tratta di materiale 100% organico. Una domanda però sorge spontanea: quanti chili di mirtilli ci vogliono per un metro quadro di pannello? In attesa di una risposta, sappiate che il primo impianto “al mirtillo” verrà installato nei prossimi giorni sulle vetrate di un edificio pubblico di Settimo Torinese.

Roberto Zambon

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