Roberta Ragni Il fotovoltaico diventa "infisso", rispondendo alle contemporanee esigenze di integrazione architettonica. Nell'installazione di facciate verticali, questo modulo è in grado, inoltre, di garantire un doppio isolamento termico, grazie all'intercapedine d'aria
I pannelli fotovoltaici del prossimo futuro potrebbero essere completamente trasparenti. Talmente chiari da sostituire il vetro delle finestre trasformandole in generatori elettrici solari. Da tempo si esplora tale possibilità, che offrirebbe nuovi orizzonti per l’impiego della tecnologia fotovoltaica. In questo modo i pannelli potrebbero, infatti, essere applicati su un maggior numero di superfici, anziché concentrarsi su singole aree, come i tetti di edifici industriali e abitazione.
In attesa che tutto questi diventi realtà e che i pannelli trasparenti arrivino sul mercato, soluzioni belle e intelligenti per integrare il fotovoltaico alle finestre sono già in commercio. Come, ad esempio, il modulo fotovoltaico con vetrocamera di Brandoni Solare, che consente di combinare la produzione di elettricità e l’utilizzo ottimale della luce del sole, riducendo i costi di energia e conseguentemente le emissioni di CO2 per un utilizzo sostenibile e rinnovabile della struttura.
Il fotovoltaico, in pratica, diventa “infisso”, rispondendo alle contemporanee esigenze di integrazione architettonica. Nell’installazione di facciate verticali, questo modulo è in grado, inoltre, di garantire un doppio isolamento termico, grazie all’intercapedine d’aria che può avere uno spessore variabile, ottimizzando l’isolamento stesso e rendendolo adatto ad un’installazione su vetrate e pareti architettoniche di particolare pregio.
Prodotto totalmente in Italia, è stato pensato per essere inserito nell’ architettura dell’edificio equilibrando totalmente gli aspetti tecnici ed estetici dell’installazione fotovoltaica con quelli della struttura nella quale è collocato.
Si tratta di un prodotto altamente customizzato. Le celle sulle quali la luce del sole viene diretta sono posizionate parallelamente al vetro con una grado di trasparenza a seconda della scelta del cliente, in modo che gli occupanti dell’edificio possano usufruire ugualmente della luce naturale del sole. Di conseguenza, anche la potenza dei moduli varia in funzione delle caratteristiche desiderate e in base alla trasparenza.
Ecco una soluzione concreta per il risparmio energetico e la riduzione di emissioni nocive in atmosfera, in attesa che le celle fotovoltaiche trasparenti, che diventano esse stesse vetrate, siano reperibili presto in commercio.
Roberta Ragni
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