Fotovoltaico, installati 300 pannelli solari sul Guggenheim Museum di Bilbao che ora è alimentato al 100% da rinnovabili

Un impianto fotovoltaico con circa 300 pannelli solari è stato installato sui tetti del Guggenheim di Bilbao, consentendo un autoconsumo annuale di 80 MWh e risparmiando il 5% del consumo elettrico del museo. L'azione impedirà l'emissione in atmosfera di 16 tonnellate di CO₂, l'equivalente risparmiato piantando circa 800 alberi.

Un impianto fotovoltaico composto da circa 300 pannelli solari è stato installato sui due tetti principali del meraviglioso complesso museale Guggenheim di Bilbao.

L’installazione permetterà un autoconsumo annuale di 80 MWh per una potenza totale di 80 kW e un risparmio di circa il 5% nel consumo elettrico del museo. Inoltre, questo impianto coprirà le esigenze di illuminazione di tutti gli spazi espositivi. Questa azione di autoconsumo impedirà l’emissione in atmosfera di 16 tonnellate di CO₂, l’equivalente risparmiato piantando circa 800 alberi.

Una sfida importante nell’esecuzione di questo progetto è stata la preservazione dell’unicità architettonica dell’edificio: le due grandi installazioni sono state posizionate sui tetti in maniera da non essere visibili dalla strada. Prima di procedere ai lavori, ogni azione del progetto ha dovuto passare l’approvazione di Frank Gehry, architetto che ha realizzato il museo, e del Comune di Bilbao.

Questa infrastruttura è stata realizzata da Iberdrola España con il suo installatore Bikote Solar e con la collaborazione dell’architetto esecutivo del Museo, César Caicoya, ed è una delle principali iniziative sostenibili che il Guggenheim porta avanti dal 2019.

L’installazione dei pannelli fotovoltaici sui tetti del Museo Guggenheim Bilbao rientra nel piano di sostenibilità ambientale 2024-2025, che mira a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030. Il progetto è finanziato con fondi europei NextGenerationEU, amministrati dall’Agenzia Basca dell’Energia.

Quest’ultimo sviluppo completa il progetto iniziato a gennaio, che ha visto l’installazione di 90 pannelli fotovoltaici sul magazzino esterno del Museo. Questi pannelli soddisfano circa il 30% del fabbisogno elettrico dell’edificio, coprendo interamente il consumo del magazzino nelle giornate soleggiate.

A partire dal 1º giugno 2024, ha dichiarato il Museo, il 100% dell’elettricità del Museo è stato fornito da fonti sostenibili, riducendo l’impronta di carbonio del Museo di oltre un terzo.

Il Museo Guggenheim Bilbao è il primo al mondo a misurare e rendere pubblica la propria impronta di carbonio, comprese le emissioni indirette, cioè tutte quelle prodotte dalle attività che supportano l’ente come i trasporti, i rifiuti o l’utilizzo di determinati prodotti. Dal 2022, viene calcolata l’impronta di carbonio di tutte le mostre, includendo logistica e museografia. Nel 2023, l’impronta del Museo è stata di 2.561,84 tonnellate di CO₂, con una riduzione del 12% rispetto alla media annuale del periodo 2019-2022 grazie alle varie misure adottate. L’obiettivo finale è di calcolare, entro la fine del biennio, tutte le emissioni dirette e indirette legate alle attività del Museo, inclusi eventi, programmi pubblici e le attività del ristorante e del negozio.

Inoltre, il Museo è alla continua ricerca di materiali più ecologici per le scenografie delle mostre, come vernice biodegradabile e pannelli in fibra di legno 100% riciclabili. Il Guggenheim intensificherà anche l’uso di imballaggi a noleggio anziché di nuove casse e, dal 2020, utilizza la supervisione virtuale nel trasferimento delle opere tra istituzioni, così da ridurre i viaggi del personale.

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Fonti: Iberdrola

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