Saranno operative tra la fine del 2013 e l'inizio del 2014 in Svizzera le nuove isole solari galleggianti in grado di seguire il sole per produrre una maggiore quantità di energia. A realizzarle è stata l'azienda energetica Viteos in collaborazione con Nolaris, spin-off dello Swiss Center for Electronics and Microtechnology
Fotovoltaico galleggiante. Saranno operative tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014 in Svizzera le nuove isole solari galleggianti in grado di seguire il sole per produrre una maggiore quantità di energia. A realizzarle è stata l’azienda energetica Viteos in collaborazione con Nolaris, spin-off dello Swiss Center for Electronics and Microtechnology.
La location che vedrà sorgere queste piattaforme energetiche galleggianti sarà il Lago di Neuchatel, dove si sta lavorando alla realizzazione di tre isole dal diametro di circa 25 metri, interamente ricoperte da moduli fotovoltaici e a concentrazione. Le Solar Island – così sono state definite – hanno la particolarità di ruotare autonomamente e allineare i propri pannelli al sole in base al momento della giornata. Così facendo viene garantita sempre l’esposizione ottimale.
Il progetto prevede infatti che i pannelli siano costantemente allineati in base al movimento perpetuo del sole ruotando di 220 gradi durante il giorno e ritorneranno nella posizione iniziale nel corso della notte, per poi ricominciare il ciclo il giorno successivo.
E la tecnologia pare funzionare. Alcuni test, effettuati negli Emirati Arabi nel 2009 in condizioni climatiche molto difficili, hanno garantito una precisione molto elevata. In questo caso, l’isola era soltanto una ma aveva un diametro di 80 metri ed era installata su un anello d’acqua posto su un terreno, per consentire alla piattaforma di galleggiare.
Questo innovativo sistema consente di evitare di dover dotare ogni ricevitore solare a concentrazione di sistemi di movimento individuali. Inoltre, non essendo necessario porre grandi distanze tra i vari moduli a causa dell’ombreggiamento minimo è possibile inserirne una grande quantità con una conseguente maggiore produzione di energia.
Le tre isole artificiali svizzere sorgeranno in un’area priva di navigazione e saranno collegate alla terraferma attraverso alcuni cavi per la trasmissione dell’energia prodotta. Ciascuna isola rimarrà in attività per 25 anni.
Francesca Mancuso
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