Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo ha lanciato una gara per installare impianti solari in 17 strutture mediche. Il Mozambico, con solo il 54% di accesso all'elettricità, soffre di gravi carenze energetiche che impattano anche il settore sanitario, dove molte strutture sono prive di un'energia affidabile.
Il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo ha aperto una gara per 17 impianti solari in Mozambico.
Il Mozambico registra uno dei tassi di accesso all’elettricità più bassi al mondo, con solo il 54% della popolazione che dispone di una connessione elettrica. Questa limitata disponibilità ha un impatto diretto sulle infrastrutture sociali, in particolare nel settore sanitario. Circa il 60% delle strutture sanitarie (HCF) è costretto a dipendere da generatori diesel o non ha un accesso stabile all’energia elettrica.
Anche tra le strutture connesse alla rete, solo il 52,5% riesce a soddisfare le esigenze minime di illuminazione. Per il 62% della popolazione, raggiungere un centro medico significa percorrere circa 12 chilometri, spesso a piedi e con la prospettiva di accedere a servizi limitati.
Per affrontare questa criticità, l’Agenzia Internazionale per le Energie Rinnovabili (IRENA), su richiesta del governo mozambicano e con il supporto della Fondazione SELCO e di GreenLight Africa, ha realizzato una valutazione approfondita delle infrastrutture energetico-sanitarie del Paese. I risultati dello studio sono stati recentemente presentati durante un incontro a Maputo, la capitale del Paese. L’analisi ha evidenziato le sfide energetiche nel settore sanitario, mettendo in evidenza lacune e bisogni in termini di offerta e domanda di energia. Ha raccolto dati primari da strutture sanitarie selezionate, sia rurali che urbane, caratterizzate da un approvvigionamento energetico instabile, e ha elaborato stime dettagliate sul fabbisogno energetico complessivo, corredate da progetti tecnici e modelli di gestione e manutenzione per l’adozione del solare fotovoltaico.
Sempre l’agenzia IRENA, infatti, ha dichiarato che entro la fine del 2023 il Mozambico aveva installato 83 MW di energia solare. Il piano energetico nazionale punta a raggiungere il 50% della produzione da fonti rinnovabili entro il 2043 e con esse, si auspica, un accesso all’elettricità garantito per tutti i cittadini.
In risposta a queste problematiche, il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP) ha avviato una gara d’appalto per l’installazione di impianti fotovoltaici in 17 strutture sanitarie del Mozambico, suddivise in tre lotti nelle regioni settentrionali, centrali e meridionali. Gli impianti saranno soluzioni ibride chiavi in mano, destinate a potenziare l’alimentazione elettrica delle strutture attualmente collegate alla rete nazionale.
L’obiettivo primario dei sistemi ibridi solari fotovoltaici intelligenti è quello di fornire un’alimentazione affidabile e soluzioni di energia verde convenienti, su misura per le esigenze specifiche di 17 strutture sanitarie, nonché servizi integrati intelligenti come sicurezza e adattabilità. ITM richiede un’elevata qualità per queste soluzioni chiavi in mano solari ibride, in quanto fungeranno da vetrine sia a livello nazionale che internazionale.
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Fonte: UNDP
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