Da oggi 8 aprile è possibile inoltrare le domande per accedere ai contributi previsti dal PNRR per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) e altre forme di autoconsumo collettivo
Comunità energetiche rinnovabili e altre forme di autoconsumo collettivo: da oggi 8 aprile è possibile inviare le domande di incentivi sul sito del Gse, il Gestore dei servizi energetici. E via, sempre da oggi, alle richieste di accesso al contributo del Pnrr che si chiuderà il 31 marzo 2025 o al raggiungimento dei 2,2 miliardi di euro.
Il Decreto CER è entrato in vigore lo scorso 24 gennaio, mentre a fine febbraio sono state pubblicate le regole operative e sarà quindi possibile accedere ai contributi previsti dal PNRR.
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Gli impianti devono entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno del 2026.
I contributi previsti
- un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, rivolto alle comunità i cui impianti siano realizzati nei Comuni sotto i 5mila abitanti che supporterà lo sviluppo di 2 gigawatt complessivi, al quale possono essere ammesse le spese sostenute per gli impianti a fonti rinnovabili, inclusi i potenziamenti
- una tariffa incentivante per 20 anni sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale, che si applica agli impianti a fonti rinnovabili, compresi i potenziamenti, la cui potenza nominale massima non deve risultare superiore a un megawatt
In totale gli incentivi previsti ammontano a 5,7 miliardi: 3,5 miliardi saranno garantiti attraverso un incentivo in tariffa e verranno finanziati con un prelievo sulle bollette elettriche di tutti gli utenti; 2,2 miliardi di euro arrivano invece dal Pnrr e sono un contributo a fondo perduto per finanziare fino al 40% dei progetti per la costruzione degli impianti realizzati da CER.
Come fare domanda
La domanda di contributo si inoltra al GSE solo per via telematica, utilizzando la piattaforma online da oggi 8 aprile. Da allegare sono la documentazione su impianti e CER, l’autodichiarazione generata dal portale GSE al momento della richiesta, eventuale documentazione antimafia.
Tutto i modelli da utilizzare sono allegati al Regolamento. Il GSE esegue un’istruttoria e comunica l’accettazione della domanda, chiede ulteriori informazioni o rigetta la domanda (diniego motivato). Sulla base delle caratteristiche dell’impianto il GSE stabilirà anche l’importo della tariffa incentivante.
Si può infine richiedere una verifica preliminare di ammissibilità, anch’essa da trasmettere in via telematica attraverso il portale del GSE, alla quale il GSE risponde con un parere entro 60 giorni.
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