Quattro ricercatrici dell’Enea sviluppano una cella solare in perovskite da record

Grazie alla collaborazione delle quattro scienziate, è stato possibile mettere a punto il processo per ottenere il record di efficienza

Le celle solari sono sempre più efficienti grazie alle ricercatrici del Centro Enea di Portici, che sono riuscite a sfruttare al meglio un materiale, noto come perovskite, nel settore del fotovoltaico.

Le scienziate infatti hanno messo a punto un processo che ha ottenuto il record di efficienza (20,8%) per le celle solari in perovskite. E’ la prima volta che tale record viene raggiunto nel nostro paese con questi speciali sistemi. La perovskite da qualche anno sta rivoluzionando la ricerca sul fotovoltaico, grazie alle sue proprietà optoelettroniche e all’enorme potenziale nello sviluppo di tecnologie ad alta efficienza. Il tutto a costi sostanzialmente contenuti.

Anche la ricerca italiana dunque ha cercato di tirare fuori il massimo da questo materiale e in particolare lo hanno fatto le ricercatrici del Laboratorio Dispositivi Innovativi del Centro di ricerche dell’ENEA di Portici dove da anni si effettuano attività tecnico-scientifiche nel fotovoltaico.

“La soglia raggiunta è di particolare rilievo e consente di ‘allineare’ il nostro Paese ad altri gruppi di ricerca internazionali” ha detto Paola Delli Veneri, responsabile del Laboratorio.

Grazie alla collaborazione con Vera La Ferrara, Antonella De Maria e Gabriella Rametta, è stato possibile mettere a punto il processo per ottenere il record di efficienza.

Ricercatrici Centro ENEA Portici

©Enea

“Il nostro gruppo di ricerca ha un’esperienza pluriennale nella realizzazione di celle solari a base di silicio e, da qualche anno, abbiamo avviato sperimentazioni con celle a perovskite ibrida organica-inorganica che utilizziamo anche per realizzare celle tandem monolitiche perovskite/silicio, ottenute ‘crescendo’ la cella in perovskite su quella in silicio – sottolinea Paola Delli Veneri -. Questa tipologia di dispositivo tandem può consentire di oltrepassare il limite di efficienza previsto per una cella solare a singola giunzione in silicio, grazie ad un migliore utilizzo dello spettro solare”.

Il risultato è stato ottenuto nell’ambito del Progetto Fotovoltaico ad Alta Efficienza, finanziato dall’Accordo di Programma sulla Ricerca di Sistema Elettrico tra ENEA e Ministero dello Sviluppo Economico.

Fonti di riferimento: Enea

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