Risparmio in bolletta garantito. E’ questa la promessa di Officinae Verdi, società nata da una partnership tra WWF e Banca Unicredit, al fine di fornire alle famiglie ed alle aziende italiane la possibilità di autoprodurre la propria energia, riducendo le proprie emissioni di Co2 ed il proprio impatto sull’ambiente.
Risparmio in bolletta garantito con il kit a km zero. È questa la promessa di Officinae Verdi, società nata da una partnership tra WWF e Banca Unicredit, al fine di fornire alle famiglie ed alle aziende italiane la possibilità di autoprodurre la propria energia, riducendo le proprie emissioni di Co2 ed il proprio impatto sull’ambiente.
WWF e Unicredit si avvalgono del partner teconologico Solon per la realizzazione di impianti fotovoltaici, con soluzioni destinate sia ai privati che alle piccole e medie imprese. Officinae Verdi propone gli EKØ Energy Kit, pacchetti che integrano finanziamenti personalizzati, efficienza energetica e fotovoltaico.
Le proposte di Officinae Verdi nascono per rispondere alla domanda, da parte dei cittadini italiani, inerente ad un netto taglio dei costi dell’elettricità ed alla possibilità di ricorrere a fonti rinnovabili per la produzione di energia pulita e a km. 0. Circa un terzo dei cittadini italiani, secondo un sondaggio dell’Istituto Makno, approfitterebbe della possibilità di installare in un prossimo futuro pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua o impianti fotovoltaici per la produzione di elettricità.
Ecco dunque la proposta mirata di Officinae Verdi, che mette a disposizione degli utenti 3 EKØ Kit differenti (kit di efficienza energetica, kit fotovoltaico, kit fotovoltaico + efficienza energetica), tra cui scegliere a seconda delle proprie necessità, con la possibilità di ottenere una riduzione dei costi in bolletta fino all’80%.
Attivare il servizio prescelto è molto semplice. È sufficiente una telefonata al numero verde dedicato (800.330055). Ad essa farà seguito un sopralluogo tecnico per l’individuazione dell’intervento più adatto al caso specifico. Il cliente verrà seguito nelle fasi successive, relative alla richiesta di incentivi e detrazioni, all’installazione e collaudo dell’impianto ed alla ricerca di soluzioni di pagamento personalizzate, per le quali la rete Unicredit offre consulenze e prodotti dedicati che prevedono con una copertura dei finanziamenti fino al 100%. La fondazione WWF avrà il compito di vigilare sull’impatto ambientale di interventi ed impianti.
Il progetto interessa attualmente le regioni Lazio, Abruzzo e Sardegna, ma è prevista una sua estensione a tutto il territorio nazionale a partire da marzo 2012. Si tratta di una proposta che appare concreta, grazie a cui Officinae Verdi si offre di semplificare, sia dal punto di vista economico che pratico, l’accesso alle rinnovabili da parte dei cittadini e delle imprese.
A destare perplessità – pensiamo a tutti coloro che si impegnano nel compiere scelte etiche globali, che incorporano sia la preoccupazione per l’ambiente che temi scottanti quali la corsa agli armamenti – è però il fatto che Unicredit mantenga una posizione tuttora ambigua rispetto agli interventi creditizi nei confronti di tutti quei soggetti coinvolti nel commercio di armi.
Mentre infatti nel 2001, come riportato da UniMondo, l’istituto bancario aveva espresso il proprio impegno a sospendere gli interventi creditizi in favore delle aziende attive nella produzione e commercializzazione di armi e prodotti connessi, il nome di Unicredit appare tuttora nella tabella delle operazioni bancarie relative all’export di armamenti nell’anno 2010, presentata alla Camera all’interno di una relazione ufficiale della Presidenza del Consiglio nel marzo 2011.
Che dietro ad un impegno apparentemente etico nei confronti dell’ambiente e dei cittadini, si nasconda nuovamente un mero desiderio di profitto da parte di uno dei maggiori istituti di credito del nostro Paese? Da ultimo, tutti coloro che per motivi etici fossero coinvolti nel movimento antispecista, difficilmente si troverebbero ad appoggiare i progetti che qui vi presentiamo, nel caso siano tra coloro che ritengono parziali e speciste le iniziative intraprese dal WWF nei confronti degli esseri viventi che popolano il nostro pianeta.
Marta Albè