Così l’aeroporto di Bari può essere alimentato con l’energia ricavata dalle potature degli olivi

L'Aeroporto di Bari sta diventando un esempio di sostenibilità ambientale attraverso l'uso innovativo della biomassa derivata dalle potature di olivo per la produzione di energia rinnovabile

Ti sei mai chiesto cosa succede ai rami d’olivo dopo la potatura? Di solito vengono bruciati o buttati via, ma c’è un modo migliore per usarli: trasformarli in energia rinnovabile. Questa è l’idea di un progetto che si sta svolgendo presso l’Aeroporto di Bari, dove i residui di potatura dell’olivo vengono convertiti in una fonte energetica sostenibile.

Questo progetto è un bell’esempio di come si può fare economia circolare nel settore energetico, utilizzando i rifiuti organici come biomasse a chilometri zero.

Dalla potatura all’energia

Al centro di questo innovativo approccio vi è l’idea di utilizzare gli sfalci di potatura degli olivi, un sottoprodotto abbondante in regioni come la Puglia, per alimentare un sistema di trigenerazione all’avanguardia. Questo sistema non solo produce energia elettrica, ma integra anche la produzione di calore e raffreddamento, ottimizzando l’efficienza energetica e riducendo ulteriormente gli sprechi. Questo approccio riflette un cambiamento radicale nel modo di pensare l’energia, passando da una logica lineare a una circolare, dove ogni elemento è valorizzato al massimo delle sue potenzialità.

L’Università di Bari ha condotto un’analisi dettagliata di questo sistema, valutandone la fattibilità sia dal punto di vista energetico che economico. La ricerca ha dimostrato come l’impiego di un’unità ORC (Organic Rankine Cycle) da 280 kWe possa soddisfare non solo il fabbisogno termico e di raffreddamento degli edifici dell’Aeroporto di Bari, ma anche contribuire significativamente alla produzione di energia elettrica.

Questa soluzione non solo è economicamente vantaggiosa, con un periodo di ritorno dell’investimento di soli 6 anni e un TIR del 21%, ma è anche ecologicamente sostenibile, assicurando una notevole riduzione delle emissioni di CO2. Un sistema che non solo testimonia l’efficacia di soluzioni innovative nel campo delle energie rinnovabili, ma apre anche la strada a nuovi modelli di sviluppo sostenibile basati sull’economia circolare.

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Fonte: STEAM

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