Evitare il fai-da-te tentando di riprodurre da soli l'E-Cat. Questo l'invito di Andrea Rossi, che risponde così a chi gli chiede come costruire in casa propria il catalizzatore
Occorrerà attendere ancora due anni prima che la macchina delle meraviglie, l’E-Cat di Andrea Rossi e Segio Focardi, inizi a produrre energia elettrica, oltre al calore. E, nonostante tale differenza non abbia scoraggiato gli acquirenti accorsi a Bologna a visionare il corretto funzionamento del catalizzatore, Rossi invita ad andarci cauti, soprattutto col fai-da-te.
Pare infatti che la possibilità di produrre energia a costi bassi con un aggeggio che a prima vista sembra avere le sembianze di uno scaldabagno, faccia gola a molti. E se si considerano i rincari sulla bolletta dell’energia, ci spieghiamo anche il perché.
Carico di mail, dove si richiede il funzionamento della macchina per poterla ricostruire in proprio, Rossi ha postato un messaggio sul solito sito, il Journal of nuclear physics, invitando tutti a mostrare cautela.
Vi riportiamo la traduzione di quanto scritto dall’ideatore dell’E-Cat: “Ho ricevuto molti messaggi ed e-mail di persone che mi chiedono indicazioni per realizzare un prototipo e per replicare l’effetto dell’Ecat. Ripeto quanto già scrivo da tempo in questo blog: bisogna fare molta attenzione, l’idrogeno è esplosivo e la polvere di nichel è tossica. Tentare di riprodurre l’esperimento è molto pericoloso ed è possibile solo per professionisti in laboratori adeguati con dispositivi di sicurezza corretti e abbigliamento, occhiali, guanti adatti. In particolare, è obbligatorio che i minori non vengano esposti a tali rischi (una signora mi ha detto che ha tentato di fare l’esperimento in cucina con i figli)”.
Meglio evitare il fai-da-te, sebbene la promessa di risultati strabilianti possa fare gola a molti. Si tratta pur sempre di sostanze trattate. Da qui l’invito di Rossi alla cautela, e l’ammonizione “a non utilizzare idrogeno e polvere di nichel se non si è dei professionista con la corretta dotazione, l’esperienza e la necessaria strumentazione, i dispositivi di sicurezza, l’abbigliamento di protezione individuale”.
Messaggio inviato: WARMING!
Francesca Mancuso
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