E-Cat: la fusione fredda di Rossi vicina all’energia elettrica

Rossi sembra sempre più vicino alla produzione di energia elettrica, ma Piantelli non molla

E-Cat, mentre con la sua fusione fredda Rossi punta a produrre energia elettrica, la concorrenza non resta di certo a guardare. Sul blog EnergeticAmbiente.it, infatti, è comparsa la del ricercatore e divulgatore scientifico Roy Virgilio, che sarebbe andato personalmente a visionare il lavoro fatto dal ricercatore Francesco Piantelli nel suo laboratorio.

Lo scienziato senese ha già depositato un brevetto su una metodologia volta alla produzione di energia attraverso la fusione fredda, che condividerebbe in linea di principio il funzionamento dell’E-Cat, attraverso la fusione di nickel e idrogeno con formazione di rame.

Virgilio non si sbottona molto, quasi fosse una costante la segretezza quando si parla di fusione fredda ma sostiene che esiste un’associazione pronta a finanziare il progetto: “I soldi saranno utilizzati direttamente per finanziare il laboratorio per lo sviluppo di tali generatori (già in fase di realizzazione) e saranno poi remunerati con le royalties derivanti dalla vendita dei generatori stessi o delle licenze concesse su tutto il territorio europeo”.

Intanto anche l’E-Cat di Rossi nella sua versione di 1MW sarebbe nelle mani di un anonimo acquirente. Come rivela Ecatreport.com, l’unità ha funzionato abbastanza bene da poter convincere qualcuno ad acquistarla e a provarla. Il misterioso cliente, a quanto pare, ne ha già chiesta una dozzina di esemplari in più, per farli funzionare combinandoli tra loro.

Sono in molti a chiedersi se l’E-Cat potrà avere un impatto economico sulle economie del mondo nell’immediato futuro. Più volte è stato detto che qualora il catalizzatore riuscisse a produrre energia potrebbe rivoluzionare le sorti dell’energia a livello globale.

Ma è presto per dirlo. Occorrerà attendere di vederlo all’opera prima di poterlo affermare con cerrezza.

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