E-cat: in 100.000 hanno già ordinato la fusione fredda di Rossi

Raggiunti i 100mila pre-ordini dell'E-Cat. E c'è già chi pensa che in futuro possa risolvere problemi enormi come quello della crisi idrica mondiale

E-Cat, siamo vicini ai 100mila pre-ordini. Ad annunciare il successo dei catalizzatori per la fusione fredda è stato lo stesso Andrea Rossi sul Journal of Nuclear Physics. Circa 100.000 sarebbero già gli E-cat piazzati in tutto il mondo, e sia i dispositivi da 10 kW sia quelli da 1 MW saranno in produzione nella stessa fabbrica.

Un successone dunque, considerato che fino a pochissimo tempo fa i pre-ordini dell’E-Cat avevano raggiunto e superato quota 10mila. Le cose sembrano andare davvero bene, come sottolinea anche EcatNews.com. Forse gli utenti hanno deciso di investire nella macchina, lo ricordiamo a scatola chiusa, visto che nulla sia sa riguardo al suo funzionamento.

Sarà perché Rossi, qualche giorno fa, ha promesso il rimborso qualora i risultati non siano all’altezza delle aspettative. La formula “soddisfatti o rimborsati” potrebbe aver rassicurato numerosi utenti.

E c’è chi addirittura vede nell’E-Cat un mezzo per risolvere problemi molto molto seri, come la crisi idrica. Sul blog, un utente, Bernie Koppenhöfer, ha scritto a Rossi: “Due milioni di bambini muoiono ogni anno a causa della crisi idrica in corso in tutto il Mondo. Sono convinto che l’E-Cat possa avere un ruolo importante nella soluzione di questa crisi”. In che modo, ci chiediamo noi? Anche Koppenhöfer ha chiesto a Rossi delucidazioni in merito ad una soluzione di questo tipo. In sostanza si potrà usare l’E-Cat per questo scopo? “Concentratevi sulla purificazione dell’acqua. Se posso fare qualcosa per favorire questo obiettivo, per favore fatemelo sapere”.

L’E-Cat per rendere potabile l’acqua? Per noi è una sorpresa, ma Rossi non si tira certo indietro e risponde: “Hai ragione, io sono a completa disposizione, se posso essere utile”. Non solo risollevare le sorti energetiche del pianeta, ma anche quelle idriche.

Sarebbe davvero una bella soluzione, qualora si verificasse. Due enormi piccioni con una fava, formato scaldabagno.

Ma rimangono ancora molti i misteri sull’E-Cat. “Allorché l’impianto di 10 Kw sarà installato, la teoria inerente al suo funzionamento, potrebbe essere di dominio pubblico?” chiede un altro utente, Giancarlo Gillana. E Rossi ancora una volta non dà risposte certe: “Penso di sì”.

Ma a quel punto, forse già qualcun altro, con l’E-Cat sotto mano sarà riuscito a spiegare in che modo riesca a produrre energia a partire da nichel e idrogeno.

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