Secondo quanto riferito da Rossi sul Journal of Nuclear Physics e riporato ieri da NextMe, l'E-Cat scalderà l'acqua sanitaria e fungerà anche da pompa di calore. Ma non solo. C'è chi lo vede anche a bordo delle navi
E-Cat, un passetto avanti ogni giorno. Il lavoro di Andrea Rossi negli Stati Uniti sembra ormai procedere spedito e il suo catalizzatore è sempre più perfezionato. L’ingegnere ha rivelato infatti sul suo blog, il Journal of Nuclear Physics, che un altro limite dell’E-Cat è ormai alle spalle.
Come ha riportato ieri anche NextMe, mentre fino a qualche giorno fa lo stesso Rossi aveva detto che il catalizzatore non era ancora adatto per scaldare l’acqua per uso sanitario, oggi invece sarebbe riuscito a farlo: “Non siamo ancora in grado di produrre elettricità ma l’E-Cat può generare calore e acqua sanitaria, questo è la novità di oggi: abbiamo risolto anche questo problema”.
Sapete che significa? Che qualora fosse davvero concreto tutto ciò che Rossi afferma, dal prossimo autunno, quando saranno disponibili i primi E-Cat per uso domestico ad un prezzo che si aggirerà attorno ai 500 dollari, questi ultimi non solo produrranno energia ma saranno in grado di scaldare anche l’acqua sanitaria. Addio scaldabagni elettrici, ma non solo. Forse potremo salutare definitivamente anche le pompe di calore, visto che le ultime dichiarazioni di Rossi sul Journal lasciano intendere che questa potrebbe essere un’altra delle possibili applicazioni del suo E-Cat.
E non è l’unica. Tra i suggerimenti inviati dagli utenti al blog di Rossi, ce n’è anche uno che sicuramente non è passato inosservato all’ingegnere, anche se non sembra aver ricevuto risposta.
Un utente italiano spera che un giorno la tecnologia che permette all’E-Cat di funzionare possa essere utilizzata anche in altri settori: “Forse sarà a conoscenza di questo grande e mortale naufragio al centro del mar Tirreno. Ora dopo i soccorsi ai passeggeri le 2400 t di gasolio nei depositi della nave stanno minacciando l’equilibrio ecologico del grande parco marino e di tutte le famose spiagge del centro Italia. Spero che la riprogettazione e la commercializzazione del suo impianto da 1MW tenga conto anche della sua futura possibile utilizzazione come propulsore navale. Sarebbe di immensa utilità per evitare enormi rischi ambientali”.
E gli enormi passi avanti effettuati dal catalizzatore, secondo gli addetti ai lavori farebbero ben sperare.
Francesca Mancuso