Ecobonus, dopo il via libera di qualche giorno fa del Senato alle detrazioni fiscali per caldaie, pompe di calore e grandi elettrodomestici, l'Agenzia delle Entrate ha dato le prime indicazioni per richiedere i bonus fiscali legati alla ristrutturazioni
Eco-bonus, dopo il via libera di qualche giorno fa del Senato alle detrazioni fiscali per caldaie, pompe di calore e grandi elettrodomestici l’Agenzia delle Entrate ha dato le prime indicazioni per richiedere i bonus fiscali legati alla ristrutturazioni.
Va ricordato che il nuovo emendamento ha disposto le detrazioni del 50% per mobili, lavatrici, lavastoviglie e frigoriferi, quindi non solo gli elettrodomestrci da incasso come inizialmente previsto, e del 65% per le pompe di calore e le caldaie legati però all’edificio per i quali sono stati effettuati i lavori di ristrutturazione.
La nuova proroga delle detrazioni al 31 dicembre prevista nel decreto ha introdotto dunque dei bonus del 50% sull’acquisto degli arredi, per un massimo di 10mila euro in aggiunta ai 96.000 euro iniziali.
Come fare a richiedere gli ecobonus? L’ Agenzia delle Entrate ieri ha reso note le prime linee guida di cui i contribuenti che eseguono lavori di ristrutturazione di immobili dovranno tener conto, in attesa di conoscere l’esatto contenuto dell’articolo 16 del decreto, attualmente all’esame del Parlamento e in attesa di diventare legge.
Per avere diritto alla detrazione, l’intestatario dei lavori di ristrutturazione dovrà eseguire i pagamenti mediante bonifici bancari o postali, con le medesime modalità già previste per i pagamenti dei lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati.
Nel bonifico dovranno essere indicati:
– la causale del versamento attualmente utilizzata dalle banche e da Poste Italiane SPA, per i bonifici relativi ai lavori di ristrutturazione fiscalmente agevolati;
– il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
– il numero di partita Iva ovvero il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.
Francesca Mancuso
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