La detrazione fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sarà probabilmente estesa a tutto il 2013. La scadenza è prevista finora per il 30 giugno 2013, come stabilito dal governo Monti col decreto sviluppo. Tuttavia, da più parti è emersa la possibilità che gli sgravi fiscale possano proseguire almeno fino alla fine dell'anno
La detrazione fiscale del 55% per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sarà probabilmente estesa a tutto il 2013. La scadenza è prevista finora per il 30 giugno 2013, come stabilito dal governo Monti col decreto sviluppo. Tuttavia, da più parti è emersa la possibilità che gli sgravi fiscale possano proseguire almeno fino alla fine dell’anno.
Lo ha detto il Ministro dell’Ambiente Orlando, nelle dichiarazioni programmatiche. Secondo Orlano, una delle tre grandi opzioni strategiche guarda alle rinnovabili, passando per l’efficientamento energetico nell’edilizia: “Agli edifici si deve il 40% dei consumi di energia nell’Unione europea e i nostri brillano per inefficienza. Ci vuole però anche qui una politica certa” ribadisce. La volontà è quella di rendere permanenti le detrazioni, estendendole anche all’adeguamento alle norme antisismiche: “Lo strumento semplice ed efficace dello sgravio del 55% (che scade il 30 giugno 2013) per ristrutturazioni a finalità ambientali non può essere messo in discussione ogni anno” dice Orlando.
Se n’è parlato anche ieri, durante l’assemblea di Confindustria dove il Ministro dello Sviluppo economico e quello Ministro dell’Economia hanno confermato la necessità di un nuovo accordo sulla proroga delle detrazioni. L’occasione poteva essere servita su un piatto d’argento, discussa già durante il Consiglio dei Ministri di oggi. Ma così non sarà.
Lo ha rivelato una fonte governativa a Reuter, aggiungendo che la copertura non è ancora definita. Il ministro dello Sviluppo economico ha comunque confermato le misure di detrazione fiscale agli interventi di efficienza energetica.
Anche il sottosegretario Pier Paolo Baretta si era detto scettico sulla possibilità di affrontare la questione già oggi durante il CdM: “La proroga si farà prima di giugno, ma non domani“, spiega la fonte
Come reperire i fondi per poter sostenere l’iniziativa? Una delle possibilità potrebbero essere la vendita all’asta delle quote di emissioni di CO2. In ogni caso, potrebbero essere esclusi dalla detrazione del 55% gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e geotermici e la sostituzione delle caldaie tradizionali con caldaie a pompa di calore.
Francesca Mancuso
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