E' disponibile la guida del Gse contenente le indicazioni per chiedere gli incentivi al fotovoltaico previsti dal Conto Energia 2011 per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici per gli anni 2011-2013. Le tariffe incentivanti variano a seconda della potenza degli impianti installati ed a seconda della integrazione di questi ultimi con gli edifici su cui sono posizionati. La maggiore integrazione architettonica, ovviamente, è premiata con un incentivo maggiore rispetto alla non integrazione, questo per motivi estetici e paesaggistici e per mitigare l'impatto visivo dei pannelli fotovoltaici.
È disponibile la guida del Gse contenente le indicazioni per chiedere gli incentivi al fotovoltaico previsti dal Conto Energia 2011 per la produzione di energia elettrica da impianti fotovoltaici per gli anni 2011-2013. Le tariffe incentivanti variano a seconda della potenza degli impianti installati ed a seconda della integrazione di questi ultimi con gli edifici su cui sono posizionati. La maggiore integrazione architettonica, ovviamente, è premiata con un incentivo maggiore rispetto alla non integrazione, questo per motivi estetici e paesaggistici e per mitigare l’impatto visivo dei pannelli fotovoltaici.
La durata degli incentivi è prevista per un periodo di venti anni. In pratica per quasi tutta la vita dell’impianto fotovoltaico la cui durata è assicurata, di solito, per almeno venticinque anni. Il che conferma, ancora una volta, che il fotovoltaico può essere un investimento remunerativo, in termini di risparmio energetico, di incentivi e, naturalmente, un investimento utile all’ambiente.
Per godere delle tariffe incentivanti gli impianti devono essere superiori ad un KW di potenza installata, mentre la potenza massima incentivabile è di 1200 MW. La richiesta di concessione delle tariffe incentivanti deve essere fatta dopo l’entrata in esercizio dell’impianto. È previsto un periodo di moratoria di 14 mesi, aumentato a 24 per i soggetti pubblici.
Attraverso l’applicazione disponibile sul sito web del Gse è possibile sottoporre la propria richiesta di accesso agli incentivi del conto energia: biognerà, prima di tutto, registrarsi, quindi effettuare l’accesso ed immettere i dati dell’impianto fotovoltaico, allegando anche la scheda tecnica dello stesso ed eventuali altri documenti. Il prgramma del Gse, infatti, è in grado di riconoscere automaticamente il tipo di impianto e qualificarlo, assegnando ad esso la relativa classificazione e la corrispondente tariffa incentivante.
La procedura, però, non è ancora finita: dopo una prima qualificazione via internet, infatti, è necessario inviare, comunque, della documentazione cartacea via posta ordinaria. In particolare va inviata comunque una richiesta di concessione della tariffa incentivante a corredo della quale devono essere inviati:
- la scheda tecnica finale d’impianto;
- una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà relativa all’intestatario dell’impianto/produttore di energia, con la quale si attesta la veridicità delle informazioni fornite;
- la documentazione finale di progetto (con almeno 5 foto e grafici su cd);
- la copia dell’elenco dei moduli fotovoltaici e dei convertitori CC/CA su supporto magnetico;
- il certificato di collaudo in originale,
- una dichiarazione del proprietario dell’immobile destinato alla installazione dell’impianto, con cui si attesta la propietà ed il titolo di essa;
- la copia del permesso di costruire ottenuto presso l’Ente Pubblico competente;
- la copia della comunicazione con la quale il gestore della rete ha notificato al soggetto responsabile il codice identificativo del punto di connessione alla rete;
- la copia della denuncia di officina elettrica presentata all’ UTF ( non per tutti gli impianti).
Si tratta di una proceduta macchinosa e con molti documenti da produrre. Speravamo che, nell’ottica della semplificazione, potesse aumentare ancora di più il novero dei documenti inviabili tramite posta elettronico o, genericamente, on line: ad esempio alcune foto che, comuque, anche se inviate tramite posta ordinaria, dovranno essere in ogni caso contenute su supporto informatico. Insomma, per avere gli incentivi premianti la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile dovremo, comunque, usare un sacco di carta. Sembrerebbe un paradosso, ma tant’è. Forse pretendiamo troppo, accontentiamoci e limitiamoci a promuovere l’suo del fotovoltaico, delle fonti solari in genere e di tutte le fonti di approvvigionamento energetico che sfruttano le fonti rinnovabili anziché quelle fossili.
Andrea Marchetti
Scarica la guida del GSE in pdf con tutte le “istruzioni per l’uso” per accedere agli incentivi fotovoltaico
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