Regolare la temperatura del nostro condizionatore sulla base di quella esterna può ridurre sensibilmente il consumo di energia elettrica e, di conseguenza, anche i costi della bolletta a fine mese
Molte regioni del nostro Paese sono ancora strette nella morsa del caldo afoso e soffocante, e per molte persone ricorrere all’aria condizionata sembra l’unico modo per sopravvivere in queste torride giornate. I condizionatori però sono elettrodomestici piuttosto energivori e, se tenuti accesi per molte ore, contribuiscono non poco a far aumentare i costi in bolletta.
Consigliamo un utilizzo responsabile e assennato di questi elettrodomestici per due motivi: innanzitutto, ovvero quello che abbiamo appena detto, per non ritrovarci a fine mese con una bolletta energetica salatissima; inoltre, consumare molta energia ha ripercussioni anche sull’ambiente e, se vogliamo ridurre la nostra impronta carbonica, faremmo bene a rinunciare a qualche ora di aria condizionata ogni giorno.
Ci sono tuttavia delle strategie che ci permettono di continuare a usare il condizionatore senza inquinare troppo e senza dover necessariamente pagare una bolletta esageratamente alta alla fine del mese. È importante, in primo luogo, effettuare annualmente la manutenzione dei condizionatori e la pulizia dei loro filtri: un elettrodomestico pulito ed efficiente offrirà prestazioni migliori con un costo energetico ridotto.
Se poi abbiamo in casa un impianto di condizionamento dell’aria piuttosto vecchiotto, possiamo pensare di investire nell’acquisto di condizionatori nuovi e di classe energetica alta (A+): una tecnologia più avanzata e una classe energetica più efficiente abbatteranno i costi in bolletta a fine mese, ammortizzando così la spesa iniziale per l’acquisto del nuovo dispositivo.
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Ma c’è anche un altro piccolo accorgimento che possiamo mettere in pratica per risparmiare energia elettrica e, di conseguenza, anche un po’ di soldi alla fine del mese: fare in modo che fra l’ambiente caldo esterno e quello più fresco all’interno del nostro appartamento il divario termico non superi gli otto gradi.
Uno scarto di temperatura troppo alto fra dentro e fuori porterà il motore del condizionatore a lavorare in una condizione di maggiore sforzo e, conseguentemente, ad assorbire più energia. Ad esempio, se la temperatura esterna è di 35°C, il termometro del nostro condizionatore non dovrebbe scendere al di sotto dei 27°C/28°C se non vogliamo ritrovarci con una bolletta salatissima a fine mese.
Non avere una temperatura troppo bassa all’interno dell’appartamento, dovuta a un uso sconsiderato del condizionatore, è anche un beneficio per la nostra salute e preverrà l’insorgenza di malanni quali mal di testa, raffreddamento, irrigidimento dei nervi del collo.
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