Comunità Energetiche: finalmente qualcosa si muove in Italia (ed era ora)

A breve potrebbe iniziare una nuova era per le Comunità Energetiche, finora troppo limitate da ritardi e ostacoli burocratici. Il decreto è pronto e al più presto sarà avviata una consultazione pubblica: a confermarlo il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, sollecitato dalla protesta organizzata da Legambiente

Si parla sempre più spesso di Comunità Energetiche (CER), che possono rappresentare un aiuto molto valido contro il caro bollette, specialmente in questo periodo di crisi. Si tratta, infatti, di gruppoi di soggetti che si organizzano per produrre localmente energia da fonti rinnovabili e condividerla un modello virtuoso e amico dell’ambiente.

Ma nel nostro Paese sono ancora troppi gli scogli burocratici che ne limitano lo sviluppo. Per chiedere al Governo italiano di incentivarle – invece di ostacolarle – ieri Legambiente e altri enti e associazioni italiane fra cui la Rete delle Comunità Energetiche Solidali, Kyoto Club, Free, Next sono scesi in piazza a protestare, vicino alla sede del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).

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Si cambi rotta subito superando gli inaccettabili ritardi e ostacoli che tengono in ostaggio le comunità energetiche rinnovabili – ha dichiarato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – Non possiamo permetterci di sottovalutare quest’importante opportunità per il nostro Paese, non solo per contrastare il caro energia, ma anche per abbandonare le fonti fossili e portare avanti la lotta alla crisi climatica, con la realizzazione di tanti impianti di taglia industriale e la diffusione territoriale delle comunità energetiche.

Senza considerare poi, l’importante ruolo di riscatto che le CER possono giocare in aree con maggiori criticità sociali ed economiche, come le periferie e le aree colpite da terremoti e da eventi estremi. Il nuovo Governo acceleri subito sullo sblocco dei progetti ancora fermi al palo e sulla pubblicazione degli strumenti necessari per dare risposte alle numerose CER ancora in attesa.

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I dati del recente dossier di Legambiente fanno capire quanto sia resa difficile l’esistenza alle Comunità Energetiche italiane a causa di ritardi burocratici: su 100 Comunità Energetiche mappate fino a giugno 2022 su comunirinnovabili.it, appena 16 sono riuscite ad arrivare a completare l’iter di attivazione presso il GSE (Gestore dei servizi energetici) e di queste solo 3 hanno ricevuto i primi incentivi statali.

Dopo appelli e mobilitazioni, pare finalmente che qualcosa si stia muovendo nel nostro Paese. Durante il sit-in organizzato da Legambiente è intervenuta Vannia Gava, Viceministra dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, che rassicurato i manifestanti che il decreto sarà approvato in tempi brevi.

Cos’ha detto il ministro dell’Ambiente sulle Comunità Energetiche

A darne la conferma anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, che sta partecipando alla COP27 in corso a Sharm el-Sheikh e che ha fatto sapere:

Prendo atto delle sollecitazioni di Legambiente sulla necessità di un rapido avvio del nuovo decreto per incentivare le comunità energetiche rinnovabili. È un tema su cui stiamo lavorando, anche con il dovuto confronto con la Commissione Ue, nell’ambito dell’inquadramento nel regime di aiuti di stato. Il decreto è pronto, a valle del coordinamento con ARERA, e al mio rientro dalla Cop27 di Sharm avrò modo di avviare la consultazione pubblica per condividerne i contenuti con tutti gli attori e gli stakeholder di riferimento e acquisire in modo trasparente le proposte.

Avvierò al contempo un dialogo costruttivo con gli altri soggetti istituzionali – in particolare con il ministro Fitto e le Regioni – per assicurare la migliore attuazione delle misure incentivanti anche a valere su Pnrr. Crediamo fortemente nelle comunità energetiche rinnovabili: sono il segnale di una auto-organizzazione economica ed ecologica sul territorio e costituiscono un forte sviluppo per la diffusione delle energie rinnovabili. È una nostra priorità, lo è sempre stata, soprattutto in questo momento emergenziale in cui stiamo vivendo un problema con il caro energia.

Ci auguriamo che sia la volta buona per le Comunità Energetiche e che vengano davvero elimininati tutti quegli ostacoli che finora hanno incontrato sul loro percorso.

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Fonte: Legambiente 

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