Grazie al ritorno all'ora legale l'Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro e 200 mila tonnellate di emissioni di CO2 in 7 mesi. Spostare le lancette dell'orologio ci può aiutare a contrastare la crisi energetica e fare un regalo all'ambiente
La prossima domenica saluteremo l’ora solare per andare incontro a quella legale. Spostare la lancetta dell’orologio avanti di un’ora può sembrare un gesto quasi irrilevante, invece ha delle conseguenze sorprendenti sui consumi e può aiutarci a combattere efficacemente il caro bollette (che in questo periodo sta pesando fin troppo sulle tasche degli italiani).
Se, infatti, da un lato dormiremo un’ora in meno, dall’altra avremo un’ora di luce in più. E nei 7 mesi durante i quali resterà in vigore l’ora legale il nostro Paese risparmierà oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica (pari a circa 420 milioni di kilowattora). Sono queste le previsioni fatte da Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale.
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L’ora legale, quindi, rappresenta un enorme vantaggio per l’ambiente, visto che spostare le lancette contribuirà a tagliare circa 200 mila tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera. Un dato non da poco.
Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre. Spostando in avanti le lancette di un’ora, infatti, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. – chiarisce Terna – Nei mesi estivi l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.
Nel periodo compreso dal 2004 al 2021, grazie all’ora solare l’Italia è riuscita a risparmiare oltre 1,8 miliardi di euro e ben 10,5 miliardi di kWh di elettricità. Niente male, non trovate? Il minor dispendio energetico è infatti il motivo principale per cui il nostro Paese, insieme ad altri come Spagna e Grecia, non intendono abolire l’ora legale.
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Fonte: Terna
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