Bonus ristrutturazioni 2019. È tempo di portare in detrazione le spese sostenute nel 2018 per gli interventi effettuati sulla nostra abitazione
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Bonus ristrutturazioni 2019. È tempo di portare in detrazione le spese sostenute nel 2018 per gli interventi effettuati sulla nostra abitazione.
L’agevolazione fiscale, disciplinata dall’art. 16-bis del Dpr 917/86, consiste in una detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Questi sgravi riguardano le le spese sostenute dal 26 giugno 2012 e saranno validi fino al 31 dicembre 2019.
Successivamente, la percentuale da detrarre dovrebbe passare al 36% per una spesa massima di 48.000 euro. In ogni caso, la detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Ma quali sono gli interventi e le spese che possiamo inserire nel 730? In generale, sono tre le tipologie di lavori che beneficiano del bonus ristrutturazione:
1) Manutenzione straordinaria
Si tratta degli interventi e delle modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, purché non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso. Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.
Tra questi possiamo detrarre:
- installazione di ascensori e scale di sicurezza
- realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
- sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica di materiale o tipologia di infisso
- rifacimento di scale e rampe
- interventi finalizzati al risparmio energetico
- recinzione dell’area privata
- costruzione di scale interne.
2) Restauro e risanamento conservativo
Si tratta di tutte le opere che mirano a conservare l’immobile e ad assicurarne la funzionalità. Esempi di interventi di restauro e risanamento conservativo sono:
- interventi mirati all’eliminazione e alla prevenzione di situazioni di degrado
- adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti
- apertura di finestre per aerazione dei locali.
3) Ristrutturazione edilizia
Gli interventi di ristrutturazione edilizia sono quelli possono portare a un fabbricato del tutto o in parte diverso dal precedente. Tra questi possiamo detrarre:
- demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria dell’immobile preesistente
- modifica della facciata
- realizzazione di una mansarda o di un balcone
- trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
- apertura di nuove porte e finestre
- costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.
Oltre a questi interventi possono essete detratti anche quelli volti alla ricostruzione o al ripristino di un immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, i lavori volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi.
Si potranno detrarre anche gli acquisti volti a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi, ad esempio furto, aggressione, sequestro di persona. Si potranno detrarre le spese per:
- rafforzamento, sostituzione o installazione di cancellate o recinzioni murarie degli edifici
- apposizione di grate sulle finestre o loro sostituzione
- porte blindate o rinforzate
- apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini
- installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti
- apposizione di saracinesche
- tapparelle metalliche con bloccaggi
- vetri antisfondamento
- casseforti a muro
- fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati
- apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline.
Per quanto riguarda il risparmio energetico, in seno al bonus ristrutturazione si potranno detrarre l’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili, tra cui i pannelli fotovoltaici. , l’installazione di un impianto. Infine, potranno usufruire di un bonus fino all’85% gli interventi per l’adozione di misure antisismiche e quelli per la bonifica dell’amianto.
Bonus mobili ed elettrodomestici
Se nel 2018 avete effettuato dei lavori di ristrutturazione e avete acquistato mobili e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni) destinati all’immobile, potete inserire queste spese nel 730 per ottenere la detrazione Irpef del 50%. L’agevolazione è stata prorogata dalla recente legge di bilancio anche per gli acquisti che si effettueranno nel 2019, ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2018. Anche in questo caso la detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo ed è calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro.
Ecco quali spese potranno essere detratte:
- Mobili: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione;
- Elettrodomestici: vi rientrano tutti i grandi elettrodomestici purché di classe energetica di classe A+ o superiore ossia: frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, piastre riscaldanti elettriche, forni a microonde, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. L’acquisto di grandi elettrodomestici sprovvisti di etichetta energetica è agevolabile solo se per quella tipologia non sia ancora previsto l’obbligo di etichetta energetica.
Possono essere detratte anche le spese di trasporto e di montaggio.
Come ottenere la detrazione
Spiega l’Agenzia delle entrate che negli ultimi anni gli adempimenti previsti per richiedere la detrazione sono stati semplificati e ridotti. Basta quindi indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto che ne costituisce titolo e gli altri dati richiesti per il controllo della detrazione.
Solo nel caso di interventi e acquisti volti al risparmio energetico vi è l’obbligo di trasmettere all’Enea le informazioni sui lavori effettuati. Eccoli sintetizzati nella tabella qui di seguito:
Per la guida sulle agevolazioni fiscali legate alla ristrutturazione clicca qui
Per la guida alla compilazione e all’invio della documentazione all’Enea clicca qui
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