L'intervento del ministro Galletti agli Stati generali dell'efficienza energetica
Il bonus fiscale sull’efficienza energetica ci sarà anche nel 2015 e l’obiettivo è quello di farlo diventare strutturale. È chiaro sull’ecobonus il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, che a Veronafiere è intervenuto alla seconda giornata di Smart Energy Expo, la fiera internazionale dedicata alle efficienze energetiche.
Così il ministro chiude i lavori degli Stati generali dell’efficienza energetica, auspicando un piano industriale del Paese che metta al centro quegli interventi che riguardano proprio l’efficienza energetica.
“Investendo in efficienza energetica possiamo risparmiare fino al 40% di quello che spendiamo in gas ed elettricità, con un ritorno fortissimo in spending review nell’ambito della pubblica amministrazione“, ammette Galletti, confermando la visione del dicastero secondo cui l’efficienza è il futuro del campo ambientale, dal momento che, in primis, fa risparmiare le famiglie e abbassa le bollette.
“L’ecobonus non va solo confermato per il 2015, come abbiamo deciso di fare, ma va reso strutturale nel panorama degli incentivi italiani. Le famiglie e gli imprenditori hanno bisogno, infatti, di conoscere con anticipo i settori in cui investire o fare business. Finora gli stanziamenti concessi sono stati inferiori al gettito fiscale prodotto dagli ecobonus stessi: è stata un’operazione in attivo, vantaggiosa per lo Stato, le famiglie e l’ambiente“, dichiara il ministro dell’Ambiente.
In buona sostanza, bisognerà non solo rendere responsabili famiglie, utenti e operatori economici, che dovranno meglio conoscere le potenzialità dell’efficienza, ma sarà necessario anche “programmare” e dare il tempo alla filiera italiana di “adeguarsi ai nuovi obiettivi che lo Stato italiano prevede nei confronti dell’Europa in termini di riduzione di CO2, efficienza e fonti rinnovabili“.
Nel suo intervento, il ministro Galletti ha ricordato un primo esempio virtuoso di efficientamento e di riduzione della spesa per l’energia nella PA: infatti, subito prima dell’estate, il Ministero dell’Ambiente ha stanziato 350 milioni per l’efficientamento degli edifici pubblici partendo dalle scuole.
Al convegno sugli Stati generali dell’efficienza energetica sono stati infine presentati i risultati di una consultazione pubblica online, lanciata a maggio al Politecnico di Milano da ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ed Efficiency KNow, partner di Smart Energy Expo.
Molte le priorità emerse: tra queste, la necessità di un testo unico sull’efficienza energetica che elimini le lungaggini delle certificazione regionali a favore di un’unica normativa nazionale. Si è poi dato spazio all’idea delle ESCo (Energy service company) certificate per offrire servizi più chiari e definiti, e dello svincolo dal Patto di stabilità degli investimenti in efficienza energetica delle pubbliche amministrazioni.
Semplificazione normativa, formazione professionale e comunicazione, insomma, soprattutto quella rivolta ai cittadini ai quali, a fine mese, interessa sostanzialmente soltanto come risparmiare sulle bollette.
Germana Carillo
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