Nel corrente periodo di crisi i consumatori italiani non possono che tremare di fronte al preannunciato aumento della bolletta elettrica, che, da questo mese, ci condurrà a pagare il 4,3% in più, per una media complessiva di 21 euro all’anno per famiglia. Pare purtroppo però che le cifre riportate sulle nostre bollette possano aumentare ulteriormente a causa di un meccanismo che inizia ad essere considerato piuttosto subdolo. Parliamo della fascia bioraria, che avrebbe dovuto garantire a ciascuno di noi un sicuro risparmio nell’utilizzare gli elettrodomestici durante la fascia serale.
Nel corrente periodo di crisi i consumatori italiani non possono che tremare di fronte al preannunciato aumento della bolletta elettrica, che, da questo mese, ci condurrà a pagare il 4,3% in più, per una media complessiva di 21 euro all’anno per famiglia. Pare purtroppo però che le cifre riportate sulle nostre bollette possano aumentare ulteriormente a causa di un meccanismo che inizia ad essere considerato piuttosto subdolo. Parliamo della fascia bioraria, che avrebbe dovuto garantire a ciascuno di noi un sicuro risparmio nell’utilizzare gli elettrodomestici durante la fascia serale.
Se siete anche voi tra coloro che, quotidianamente, si organizzano per mettere in funzione forno e lavatrice dopo le 19 durante la settimana, o decidono di dedicare al bucato il weekend in nome del risparmio, presto i vostri sforzi potrebbero rivelarsi inutili. Provate dunque ad esaminare la prossima bolletta e a verificare se, a parità di abitudini di consumo, non si stiano verificando degli insoliti sbalzi tariffari all’interno delle fasce orarie considerate a risparmio.
Il dubbio che la tariffa bioraria si stia trasformando in un bluff è sorto negli scorsi giorni a seguito della comparsa di un articolo in merito tra le pagine della rivista Qualenergia, che riporta come, da qualche tempo, alla borsa elettrica si stiano verificando degli aumenti di prezzo anomali nella fascia del picco serale. Vi si ipotizza inoltre come i produttori di energia provenienti da fonti tradizionali stiano cercando di rifarsi dei guadagni sottratti loro dalla concorrenza delle energie alternative, fotovoltaico in primis, proprio approfittando delle fasce orarie in cui i cittadini sono convinti di poter ricorrere all’elettricità risparmiando, dando vita però ad un vero e proprio picco dei consumi durante la sera.
A quanto sembra, le energie rinnovabili starebbero contribuendo ad abbassare i costi per l’energia elettrica nelle fasce centrali della giornata, momenti in cui la richiesta di elettricità è essenziale nello svolgimento delle attività casalinghe e lavorative diurne in qualsiasi luogo di impiego del Paese. Dall’altra parte, alla borsa elettrica si farebbe invece registrare un anomalo aumento del prezzo dell’energia durante la sera.
Al momento non è dato sapere se quanto stia avvenendo sia frutto di una concorrenza sleale dei produttori di energia tradizionale nei confronti di coloro che trattano energia proveniente da fonti rinnovabili o se vi sia un’anomalia del sistema di altra natura. Per conoscere la realtà dei fatti sarà necessario attendere dei pronunciamenti ufficiali da parte dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas. Che il mercato dell’energia non sia ancora pronto ad accogliere positivamente i vantaggi derivanti dalle rinnovabili, ancora oggi spesso considerate alla stregua di un capro espiatorio per ogni progressivo aumento in bolletta?
Marta Albè