Innovazione dell'Università di Ottawa nel campo dell'energia solare: l'integrazione di riflettori terrestri migliora significativamente la produzione e l'efficienza energetica, offrendo vantaggi economici e ambientali, con impatti notevoli in Canada e applicazioni potenziali su scala globale
Quanto può essere efficiente un impianto solare? Mentre cerchiamo soluzioni per contrastare il cambiamento climatico, ricercatori dell’Università di Ottawa hanno sviluppato un approccio che potrebbe rivoluzionare il modo in cui utilizziamo il sole. Attraverso l’uso di , hanno scoperto un metodo per incrementare significativamente la produzione energetica dei pannelli solari.
Come appena accennato, il cuore di questa innovazione consiste nell’utilizzo di riflettori artificiali sul terreno, una soluzione semplice ma di grande impatto. Questi riflettori, integrati nei sistemi solari, hanno dimostrato di potenziare la produzione e l’efficienza energetica, rendendo tali impianti più sostenibili economicamente.
La ricerca, condotta in collaborazione con il National Renewable Energy Laboratory (NREL) di Golden, Colorado, e guidata dalla professoressa Karin Hinzer del SUNLAB dell’Università di Ottawa, ha coinvolto Mandy Lewis, dottoranda in ingegneria elettrica. Lo studio ha rivelato che l’installazione di superfici riflettenti sotto ai pannelli solari può incrementare la loro produzione energetica fino al 4,5%. Secondo Mandy Lewis, autrice principale dello studio, l’utilizzo di superfici bianche altamente riflettenti è particolarmente efficace se posizionate direttamente sotto i pannelli, piuttosto che tra le file di pannelli.
Potenziale solare in Canada e nel mondo
Questa scoperta è rilevante soprattutto per il Canada, dove la copertura nevosa dura tra i tre e quattro mesi all’anno nelle principali città come Ottawa e Toronto. Circa il 65% del vasto territorio canadese è coperto di neve per più della metà dell’anno, il che rende i sistemi solari bifacciali con alta riflettività del suolo particolarmente vantaggiosi. Inoltre, considerando che circa il 4% delle aree terrestri mondiali è classificato come deserto sabbioso, i risultati di questo studio hanno applicazioni globali, come sottolineato da Lewis:
Questa ricerca è fondamentale per massimizzare la produzione di energia solare in luoghi geograficamente diversi. Inoltre, generando più energia per unità di superficie, i riflettori sono ideali per aree densamente popolate, come i centri urbani, dove esistono limitazioni di spazio per gli impianti solari
Questi risultati contribuiranno significativamente alla transizione globale verso fonti di energia a zero emissioni. Lo studio ha mostrato che, in condizioni di cielo nuvoloso come a Seattle, si registra un incremento della produzione energetica del 6,0%, rispetto al 2,6% in condizioni aride come a Tucson. Queste scoperte sono di particolare valore per il Canada e altri paesi con condizioni meteorologiche simili.
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Fonte: University of Ottawa
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