Accesa sull’Arno la prima turbina idroelettrica di Firenze: darà energia pulita a 20mila famiglie

La turbina idroelettrica presso l’Isolotto permetterà di ridurre notevolmente le emissioni di CO2, con un risparmio stimato di 25.000 tonnellate all’anno

L’inaugurazione della turbina idroelettrica presso l’Isolotto, nel quartiere fiorentino delle Cascine, segna un importante passo avanti nel processo di sfruttamento delle risorse naturali per la produzione di energia elettrica nella regione toscana.

Questo impianto, il terzo ad essere entrato in funzione dopo quelli di Incisa e Compiobbi, rappresenta un’importante tappa nel progetto di riqualificazione delle briglie dell’Arno, voluto dalla Regione Toscana per valorizzare il patrimonio idraulico della zona e promuovere la produzione di energia rinnovabile.

Grazie a una potenza di 7400 gigawattora all’anno, l’impianto dell’Isolotto sarà in grado di fornire energia sufficiente per coprire il fabbisogno di circa 20.000 famiglie e contribuire significativamente alla riduzione delle emissioni di CO2, con un risparmio stimato di 25.000 tonnellate all’anno.

Così si preserva anche la biodiversità

Questo risultato è il frutto di un investimento complessivo di 100 milioni di euro, realizzato attraverso un project financing con Iniziative Toscane, che ha permesso la realizzazione di 12 turbine lungo un tratto di 55 chilometri dell’Arno, da Incisa a Lastra a Signa.

L’obiettivo del progetto non è solo quello di produrre energia pulita, ma anche quello di preservare la biodiversità e valorizzare il patrimonio storico-culturale rappresentato dalle briglie dell’Arno, opere idrauliche trasversali al corso d’acqua utilizzate in passato per la produzione di forza motrice.

Queste opere, alcune delle quali risalenti a diversi secoli fa, sono state oggetto di un intervento di recupero e riqualificazione che ha permesso di garantire una maggiore sicurezza idraulica lungo il fiume e di creare corridoi ecologici per la fauna ittica.

Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha sottolineato l’importanza di coniugare sicurezza idraulica e sostenibilità ambientale, mentre l’assessora all’Ambiente, Monia Monni, ha evidenziato il carattere innovativo e green del progetto, che permetterà di produrre energia pulita per decenni a venire. Anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, definendola come avere “una centrale elettrica nella città, senza avere i problemi di una centrale elettrica”.

L’entrata in funzione della turbina idroelettrica presso l’Isolotto rappresenta dunque un importante passo avanti verso la transizione verso un’economia più sostenibile e rispettosa dell’ambiente nella regione toscana, dimostrando come sia possibile coniugare lo sviluppo economico con la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del patrimonio storico-culturale.

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