I dati arrivano dall'osservatorio Copernicus: oltre 6,4 mega-tonnellate di carbonio sono state immesse nell'atmosfera a causa degli incendi che negli scorsi mesi hanno fiaccato il nostro continente
Anche l’estate del 2022 si è distinta, purtroppo, per nuovi record di incendi devastanti che hanno colpito il nostro continente provocando il livello di emissioni più alto dal 2007, secondo quanto riferito dagli scienziati di Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), che hanno monitorato l’intensità e le emissioni giornaliere, nonché il loro impatto sulla qualità dell’aria, di tutti gli incendi che si sono verificati quest’estate.
Mesi di siccità e ondati di calore senza precedenti hanno contribuito a rendere gli incendi boschivi europei i più dannosi della storia recente, con i livelli di emissioni inquinanti più elevati degli ultimi 15 anni: 6,4 mega-tonnellate di carbonio sarebbero state rilasciate nell’atmosfera di UE e Regno Unito dal 1° giugno al 31 agosto 2022.
La maggior parte dei roghi si è concentrata nell’Europa occidentale, fra la Francia sud-occidentale e la penisola iberica – Spagna in particolare, che questa estate ha registrato il più alto numero di emissioni causate da incendi boschivi degli ultimi 20 anni.
Anche il nostro Paese è stato devastato da numerosi incendi boschivi che hanno divorato centinaia di ettari di boschi e di macchia mediterranea e che hanno provocato anche alcune vittime. Le aree della penisola maggiormente colpite sono state quelle del Carso e della maremma toscana.
La portata e la persistenza degli incendi nell’Europa sud-occidentale, che hanno causato il livello più alto di emissioni degli ultimi 15 anni in Europa, sono state estremamente preoccupanti per tutta l’estate – ha commentato Mark Parrington, esperto di incendi boschivi presso CAMS.
La maggior parte degli incendi si è verificata in luoghi in cui il cambiamento climatico ha aumentato l’infiammabilità della vegetazione, come nell’Europa sud-occidentale e come abbiamo già visto in altre regioni in altri anni.
La situazione non è migliore in America, fra Stati Uniti e Canada: già dallo scorso maggio lo stato dell’Alaska è stato piagato dagli incendi boschivi che si sono protratti fino a luglio; gli stati occidentali degli USA sono stati vittime degli incendi anche quest’anno, come consuetudine ormai da decenni.
È notizia di queste ore che nuovi incendi stanno bruciando i territori della California, resi aridi da una siccità ormai ventennale e dalle temperature sempre più alte. Eppure le emissioni di carbonio generate dagli incendi in questo continente sono state nettamente inferiori alle medie stagionali del 2020 e del 2021 – inferiori anche a quelle registrate in Europa.
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Fonte: Copernicus
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