Fra temperature record, siccità e incendi, il mondo è sempre più vittima della crisi climatica

Questa è l'estate in cui l'Europa (e il mondo) cominciano a rendersi davvero conto degli effetti dei cambiamenti climatici

Fa troppo caldo, ormai ce ne siamo accorti tutti. In molti Paesi (compreso il nostro) si combatte un’emergenza su tre fronti: siccità e scarsità di piogge, temperature bollenti, incendi che devastano boschi e minacciano i centri abitati.

La situazione è critica soprattutto in Europa continentale (Portogallo, Francia e Spagna), ma anche in nord Africa (Marocco) e in Asia (Cina e India): in queste aree del mondo si registrano temperature al di sopra di ogni record, mentre sono spiegate le squadre dei vigili del fuoco per contrastare i numerosi incendi.

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L’Europa nella morsa del fuoco

Arriva dalla Francia, in particolare dalla regione della Normandia, la nuova bolla di calore che sta infiammando il continente e che in questi giorni è attesa anche in Italia. In molte parti d’Europa si sono già registrate temperature superiori ai 45°C.

Ma a preoccupare maggiormente è il fronte degli incendi. Si pensi che, in Portogallo, una persona è morta e 135 hanno riportato lesioni a seguito dei numerosi incendi che si sono registrati nella scorsa settimana.

Da domenica è stato dichiarato lo stato di emergenza in tutto il Paese: sono attualmente 28 gli incendi attivi e oltre 2.000 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di spegnimento, mentre in alcune regioni si registrano temperature che superano i 46°C e che certamente non agevolano l’estinzione dei fuochi.

La situazione non è migliore in Francia, dove centinaia di persone sono state evacuate dalle loro case poiché le fiamme di diversi incendi minacciavano la loro incolumità. Nella regione della Gironda si sono verificati gli incendi più devastanti del Paese, che hanno annientato insieme quasi 8.000 ettari di alberi.

Anche in Spagna le colonnine di mercurio segnalano temperature altissime (più di 45°C) e le autorità locali sono alle prese con violenti incendi in diverse aree del Paese – il più importante ha consumato più di 4.000 ettari di bosco.

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L’Asia in piena emergenza caldo

La situazione non è migliore dall’altra parte del globo: anche la Cina – in particolare la regione di Shanghai –si trova a fronteggiare una delle ondate di caldo più devastanti della storia recente. Si pensi che, nella giornata di ieri, proprio la città di Shanghai ha emesso un allarme per le temperature troppo alte: è il terzo questa estate e di teme che non sarà l’ultimo.

Il caldo eccessivo è infatti destinato a rimanere nella regione almeno per un altro paio di settimane, mettendo a dura prova il settore agricolo, la sopravvivenza del bestiame, la tenuta della fornitura elettrica (in affanno visto che tutti accendono i condizionatori) e infine la salute delle persone.

Le attività all’aperto sono state ridotte al minimo, e anche strade e infrastrutture risentono degli effetti del caldo anomalo, che in molte città sfiora i 41°C: strade e tetti degli edifici si stanno deformando per effetto del caldo, e le tegole del tetto di museo nella città di Chongqing, che espone antichi manufatti cinesi, si stanno addirittura sciogliendo.

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Fonti: The Guardian / Reuters

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