Uno studio internazionale mostra come la fermentazione fungina possa trasformare scarti alimentari e agricoli in cibi nutrienti e gustosi. Il fungo Neurospora intermedia, usato nella produzione di oncom un cibo tipico dell'Indonesia, è particolarmente efficace nel crescere su vari scarti senza produrre tossine.
Gli scarti alimentari possono diventare nuove prelibatezze grazie ai funghi.
A sostenerlo è uno studio condotto da un gruppo internazionale di ricercatori provenienti da California, Spagna, Danimarca e Indonesia. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica Nature Microbiology, afferma che la fermentazione fungina di scarti alimentari e agricoli potrebbe migliorare la sostenibilità e la sicurezza alimentare. Sebbene il processo sia ancora in fase di studio, i ricercatori hanno analizzato l’oncom, un cibo fermentato prodotto con scarti della soia a Giava, in Indonesia. I dati indicano che il fungo Neurospora intermedia è il principale attore coinvolto nella fermentazione di questo alimento.
Questo fungo può crescere su vari scarti, come quelli di frutta o latte vegetale, senza produrre tossine dannose, e può trasformarli in alimenti che incontrano i gusti anche dei consumatori di altri paesi. Dimostra, quindi, come la fermentazione fungina possa trasformare scarti facilmente disponibili in cibi nutrienti e gustosi.
Ridurre lo spreco alimentare è fondamentale per rendere il nostro sistema alimentare più sostenibile e resiliente. Nei paesi ricchi, come gli Stati Uniti, circa un terzo del cibo viene sprecato, causando quasi metà delle emissioni globali di gas serra legate al settore alimentare. Convertire gli scarti in nuovi prodotti alimentari può aiutare a ridurre l’impatto ambientale e migliorare la sicurezza alimentare. In particolare, i funghi possono essere utilizzati per trasformare gli scarti in proteine sostenibili e nuovi alimenti.
In questo contesto, i funghi sono ottimi alleati per il riciclo di scarti agricoli e alimentari. Ad esempio, far crescere funghi tramite fermentazione su scarti vegetali su larga scala può ridurre le emissioni di gas serra causate dall’allevamento di animali. Inoltre, la fermentazione solida (in cui i funghi crescono direttamente su materiali solidi anziché in liquidi) è una tecnologia semplice che richiede poca attrezzatura. È un metodo economico e accessibile per creare nuovi alimenti dai sottoprodotti disponibili localmente, migliorando così la sicurezza alimentare delle comunità più vulnerabili.
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Fonte: Nature Microbiology
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