Gli scienziati del Nanyang Technological University di Singapore sono riusciti a riciclare il silicio e altri metalli dai pannelli a fin di vita per produrre batterie ai ioni di litio, quando si dice due piccioni con una fava
Cosa succede ai pannelli solari quando smettono di funzionare? Questa è una domanda che si pongono in molti, visto che l’energia solare è una delle fonti sostenibili più promettenti. Purtroppo, i pannelli solari hanno una vita limitata, e dopo 30 anni circa devono essere sostituiti. Ma come possiamo evitare che diventino un problema ambientale?
Un gruppo di scienziati di Singapore ha trovato una soluzione geniale: riciclare il silicio dei pannelli solari per farne batterie per le auto elettriche. Il silicio è un elemento fondamentale sia per i pannelli solari che per le batterie, ma non è facile da recuperare. Infatti, i pannelli solari sono composti da diversi materiali, come alluminio, rame, argento, piombo e plastica, che devono essere separati dal silicio. Inoltre, il silicio riciclato deve essere estremamente puro per poter essere usato nelle batterie.
Un metodo di estrazione avanzato
Gli scienziati di Singapore hanno inventato un metodo semplice ed efficace per estrarre il silicio dai pannelli solari usando l’acido fosforico. Questa sostanza chimica riesce a rimuovere gli altri metalli dalla superficie, lasciando solo il silicio puro, il quale ha le stesse caratteristiche di quello nuovo, e può essere usato per produrre anodi per le batterie agli ioni di litio. Queste sono le batterie più avanzate per le auto elettriche, perché offrono una maggiore autonomia e una ricarica più veloce.
Nripan Mathews, professore associato, titolare della cattedra di Scienza e Ingegneria dei Materiali e direttore del Cluster Institute, ha così commentato i risultati della ricerca:
Il nostro approccio al recupero del silicio è efficiente ed efficace. In questo modo abbiamo evitato l’uso di più sostanze chimiche, riducendo il tempo dedicato al post-trattamento dei rifiuti chimici. Allo stesso tempo, abbiamo ottenuto un elevato tasso di recupero di silicio puro, paragonabile a quello prodotto da tecniche di estrazione ad alta intensità energetica.
Il dottor Sim Ying, ricercatore dell’Energy Research Institute, ha dichiarato:
Le prestazioni comparabili tra la nostra batteria agli ioni di litio a base di silicio riciclato e quelle appena acquistate dimostrano che l’approccio NTU è fattibile. Prevediamo che il nostro metodo di recupero del silicio, più rapido ed economico, possa rappresentare una spinta positiva per lo sviluppo delle batterie per le auto elettriche. Oltre ai veicoli, ci sono anche potenziali applicazioni come i dispositivi termoelettrici.
Questo metodo di riciclo del silicio ha molti vantaggi: riduce i rifiuti dei pannelli solari, risparmia energie, risorse e favorisce lo sviluppo delle auto elettriche. Gli scienziati di Singapore sperano di poter collaborare con i produttori di pannelli solari e di batterie per immettere il loro metodo sul mercato. In questo modo, potrebbero contribuire a creare un futuro più verde e sostenibile.
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Fonte: Nanyang Technological University
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