Rinviata di una settimana la Conferenza unificata prevista per domani
Quinto conto energia. La discussione della Conferenza Unificata prevista per domani 31 maggio infatti è stata posticipata di una settimana. Sarà necessario attendere fino al 6 o al 7 giugno per saperne di più sulle sorti del nuovo sistema di incentivi per il fotovoltaico.
Dopo l’appello lanciato dalle associazioni alle Regioni, si spera che le modifiche proposte possano essere accettate salvando in questo modo un comparto produttivo come quello del fotovoltaico. Lo scorso lunedì c’era stata anche una riunione tra i tecnici, cui hanno preso parte i ministeri coinvolti e le Regioni, seguita da un’altra ieri con gli assessori competenti.
La Conferenza Unificata del 6/7 giugno dovrà esaminare i decreti, quello sul conto energia e quello sulle altre rinnovabili, ancora in una situazione di stallo. E se da una parte è vero che le associazioni si erano dette disposte, nonostante tutto, a veder ritardare l’uscita del decreto, dall’altra ciò non giustifica il rinvio degli incontri che dovranno deciderne il futuro.
Le modifiche. Le associazioni, circa un mese fa, hanno inviato un documento alle Regioni suggerendo alcune proposte di modifica sulla bozza del decreto. Tra queste, l’innalzamento del tetto di spesa, l’esclusione dal registro dei grandi impianti di quelli con potenza inferiore ai 20 kW, il reintegro del bonus per la bonifica dell’amianto dai tetti e del premio Made in Europe.
E le associazioni hanno invitato le Regioni a puntare ancora una volta i piedi: “Seppure molte Regioni si siano mostrate fermamente a favore delle modifiche proposte dall’industria, i Ministeri competenti non sembrano intenzionati a cambiare quei parametri che, se venissero mantenuti come nelle attuali versioni, comprometterebbero definitivamente la sopravvivenza della maggior parte delle aziende del settore fotovoltaico, con gravi ripercussioni sull’occupazione e sull’economia del Paese“.
Anche il Senato, di recente, si è schierato con le Regioni. E poco dopo anche la Camera. Il Quinto Conto Energia rischia di trasformarsi in un flop totale? Forse, o forse no. Ma almeno una cosa buona potrebbe introdurla: il riciclo dei moduli a fine vita. Secondo l’attuale testo, chi accederà agli incentivi al fotovoltaico col nuovo sistema dovrà aderire ad un consorzio per lo smaltimento e il riciclo dei moduli, provvedendo in maniera autonoma alla disinstallazione dei pannelli ad uso domestico e al loro smaltimento in maniera gratuita.
Francesca Mancuso