Quinto Conto energia e incentivi rinnovabili: urgono certezze

Basta incertezze normative che affossano un settore così importante per il nostro Paese come quello delle rinnovabili. Lo chiedono gli Stati generali delle rinnovabili e dell'efficienza energetica, che riuniscono le 19 principali associazioni delle rinnovabili, con l'adesione di Greenpeace italia, Legambiente e Wwf Italia, nell'appello congiunto inviato al Governo, contenente una serie di richieste per uscire dall'attuale instabilità del comparto.

Quinto Conto Energia. Basta incertezze normative che affossano un settore così importante per il nostro Paese come quello delle rinnovabili. Lo chiedono gli Stati generali delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, che riuniscono le 19 principali associazioni delle rinnovabili, con l’adesione di Greenpeace italia, Legambiente e Wwf Italia, nell’appello congiunto inviato al Governo, contenente una serie di richieste per uscire dall’attuale instabilità del comparto.

Dopo le preposte dei Comuni dell’Anci, secondo le associazioni, il Governo dovrebbe “dichiarare subito e apertamente che gli attuali schemi incentivanti vengono mantenuti per il fotovoltaico almeno fino al 1° ottobre e per le altre fonti rinnovabili per un periodo pari al ritardo accumulato“, uniformare “le soglie per le aste per le diverse tecnologie” e condividere con le Associazioni di categoria la bozza del decreto su rinnovabili termiche ed efficienza energetica. Lamentandosi per i continui slittamenti che non hanno ancora consentito ai decreti sulle rinnovabili sia elettriche che termiche di vedere la luce, le Associazioni si augurano anche che finisca l’attesa per le specifiche tecniche sul biometano, oggetto della consultazione avviata dall’Autorità con un anno di ritardo.

Una situazione che, a detta dei firmatari, sarebbe resa ancora più incerta a causa del V Conto Energia per il fotovoltaico, ambiguo non solo nei contenuti, ma anche nell’indeterminatezza dell’entrata in vigore.Di slittamento in slittamento i decreti sulle rinnovabili non escono mai. Né quelli sulle rinnovabili elettriche né quelli sulle termiche, che dovevano essere firmati entro lo scorso anno tra luglio e settembre. Inoltre, siamo ancora in attesa delle specifiche tecniche sul biometano su cui l’Autorità ha appena avviato consultazione con un anno di ritardo“, spiega la nota congiunta.

Anche per Valerio Natalizia, presidente di Anie-Gifi, l’associazione confindustriale che rappresenta circa 200 aziende del settore fotovoltaico, “così com’è, il Quinto Conto Energia non funziona. I contenuti riportati nella bozza di decreto del ministero dello Sviluppo Economico sono destabilizzanti per il comparto, già colpito da numerose e inutili modifiche negli ultimi 18 mesi, in quanto contiene provvedimenti decisamente restrittivi per lo sviluppo del mercato. E tutto questo accade proprio ora che siamo ad un passo dalla meta: cioè, dall’indipendenza dagli incentivi che, si stima, dovrebbero scomparire al massimo entro 2 anni e mezzo“.

Ecco, allora cosa chiedono gli Stati Generali delle Associazioni delle Rinnovabili e dell’Efficienza energetica al Governo:

  • di dichiarare subito che l’attuale schema incentivante non verrà modificato ALMENO fino al 1° ottobre, come ormai da più parti segnalato;
  • che vengano innalzate le soglie delle aste, uniformandole per tutte le tecnologie, e che vengano superati i registri con l’introduzione di meccanismi automatici e progressivi di adeguamento delle tariffe al crescere dell’installato;
  • che ci sia una proroga degli attuali meccanismi di incentivazione per tutti gli impianti realizzati nei territori dei Comuni emiliani colpiti dal terremoto ai quali viene riconosciuto lo stato di calamità naturale;
  • che, visto l’estremo ritardo del Governo, slitti l’applicazione del decreto sulle rinnovabili elettriche di un periodo uguale al ritardo accumulato;
  • che siano condivise con le Associazioni di categoria le bozze dei decreti sulle rinnovabili elettriche, termiche e l’efficienza energetica.
  • chiediamo, infine, che venga resa pubblica la Strategia Energetica Nazionale per valutare quale evoluzione si immagina per il nostro sistema energetico e la sua coerenza con gli scenari europei.

Roberta Ragni

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