A pochi giorni dalla presentazione del testo definitivo del Quinto conto energia, ecco quali sono le principali novità per gli incentivi destinati al fotovoltaico
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Quinto conto energia. Il decreto sugli incentivi per il fotovoltaico è stato firmato. Lo hanno reso noto lo scorso venerdì attraverso una nota congiunta i i Ministri Catania, Clini e Passera. Dopo mesi e mesi di proposte e di discussioni, sfociate anche in pubbliche proteste, il famigerato testo sul fotovoltaico ha introdotto alcune delle modifiche suggerite dalle Regioni.
Tra le migliorie accolte dal Governo, vi è la reintroduzione del premio per favorire la produzione Made in Europe e quello per la sostituzione delle coperture in eternit con i pannelli fotovoltaici. Ed ecco quali sono le principali novità previste dal nuovo decreto.
Incentivi a tariffa ridotta
Uno dei punti più controversi del decreto era quello riguardante la potenza degli impianti anche in relazione all’iscrizione al registro. Secondo le associazioni, la soluzione ottimale sarebbe stata l’esonero per gli impianti fino a 200 kWh, mentre le Regioni portavano tale quota a 100. Per il Governo nessuna delle due soluzioni era possibile, ma ha cercato una sorta di compromesso: esonerare dall’iscrizione al registro gli impianti fino a 20 kWh e far accedere alle tariffe incentivanti non solo gli impianti fotovoltaici fino a 12 kW ma anche quelli fino 20 kW. Questi ultimi però avranno a disposizione una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella spettante ai pari impianti iscritti al registro.
Bonus per la sostituzione delle coperture in amianto e per il Made in Europe
I pannelli installati su edifici in sostituzione di coperture su cui è stata operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto possono ottenere: 30 €/MWh se la potenza è non superiore a 20 kW e 20 €/MWh se la potenza è superiore a 20 kW, qualora entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2013; 20 €/MWh se la potenza è non superiore a 20 kW e 10 €/MWh se la potenza è superiore a 20 kW, qualora entrino in esercizio entro il 31 dicembre 2014. Infine otterranno 10 €/MWh se la potenza è non superiore a 20 kW e 5 €/MWh se la potenza è superiore a 20 kW, qualora entrino in esercizio successivamente al 31 dicembre 2014.
3) Bonus per gli impianti innovativi
Lo aveva detto Clini agli albori. Sarebbero stati favoriti, nell’accesso agli incentivi, gli impianti realizzati con caratteristiche innovative la cui potenza nominale è non inferiore a 1 kW e non superiore a 5 MW e che sono realizzati con moduli e componenti che rispondono ai requisiti costruttivi e alle modalità di installazione previste dal decreto. Queste le tariffe: 20 €/MWh se entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2013, 10 €/MWh se entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2014 e 5 €/MWh se entrano in esercizio successivamente al 31 dicembre 2014.
Ampliamento dell’applicazione degli incentivi e fotovoltaico a concentrazione
Il Quinto conto energia è stato esteso ad altre tipologie di edifici, tra cui i fabbricati rurali, le cave, le miniere e gli edifici produttivi non soggetti all’obbligo di certificazione energetica. Inoltre, potranno beneficiare delle tariffe incentivanti anche gli impianti fotovoltaici a concentrazione con potenza nominale non inferiore a 1 kW e non superiore a 5 MW certificati in accordo con la norma CEI EN 6210 e con il fattore di concentrazione pari almeno a 10 soli. Per gli impianti fotovoltaici con fattore di concentrazione compreso fra 3 e 10 soli le tariffe sono ridotte del 10%.
Semplificazione delle procedure
L’eccessiva burocrazia, più volte lamentata dagli addetti ai lavori ha portato il Governo ad optare per una maggiore semplificazione delle procedure che attengono al meccanismo dei registri, riducendo gli oneri e gli adempimenti da parte degli investitori. Come? La richiesta di iscrizione al registro e la richiesta di accesso agli incentivi può essere fatta con la presentazione di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, accompagnata dalla documentazione strettamente necessaria per l’applicazione delle disposizioni del decreto.
Francesca Mancuso