Francesca Mancuso Oggi dovrebbe finalmente concludersi la saga del Quarto Conto Energia. Dopo la stretta di mano tra Romani e la Prestigiacomo si cerca l'accordo definitivo per il decreto sugli incentivi per il fotovoltaico
Dopo vari slittamenti, dopo la bocciatura da parte della Conferenza Stato-Regioni, dopo i battibecchi tra i Ministri Romani e Prestigiacomo, oggi si attende la fumata bianca riguardo al Quarto Conto Energia, che disciplina, come più volte abbiamo ricordato, gli incentivi per il fotovoltaico.
Oggi, non domani. Ed è già tardi considerato che gli effetti del Terzo Conto Energia si faranno sentire fino al 31 maggio, data oltre la quale non è ancora certo cosa succederà. Tuttavia, pare che i ministri avranno tempo fino al 31 agosto per correre ai ripari e proporre una soluzione che soddisfi tutte le parti in causa.
Va ricordato infatti che alla base dell’ultimo rinvio vi è stata la divergenza di opinioni tra il Ministro dell’Ambiente Prestigiacomo e quello per lo Sviluppo Economico, Romani, su svariati punti del decreto. In particolare, il seme della discordia è stata la tempistica con cui far partire gli incentivi: secondo Romani ciò dovrebbe avvenire al momento dell’effettivo allaccio alla rete elettrica onde evitare l’avvio della macchina delle speculazioni e degli abusi, mentre secondo la Prestigiacomo dovrebbe avere inizio a conclusione dei lavori.
Pare tuttavia che ci sia stata una stretta di mano, anche in vista della giornata odierna. A tal proposito questo è stato il commento del Ministro dell’Ambiente in una nota sul sito: “Il nuovo provvedimento sulle rinnovabili è equilibrato, attento allo sviluppo del settore, assicura gli investimenti in corso e crea un quadro normativo positivo per gli investimenti futuri. Credo che l’odierno confronto con le regioni possa essere l’ultimo doveroso e utile passaggio istituzionale, a valle di un processo di consultazioni e dialogo che ha interessato tutti gli operatori del settore e le parti sociali. Il futuro dell’energia italiana, oggi più di ieri, punta sulle rinnovabili ed il decreto sarà una base solida per costruire un’Italia più autonoma dal punto di vista energetico e più orientata verso uno sviluppo sostenibile”.
Parole, parole, parole…
Francesca Mancuso
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