Ecco punto per punto le proposte di rettifica delle associazioni per la bozza del Quarto conto energia sui nuovi incentivi al fotovoltaico
Tutto rinviato al 28 Aprile, dunque, quando la Conferenza Stao Regioni (dopo il rinvio della riunione del 20 Aprile scorso) si riunirà di nuovo, in seduta straordinaria, per esaminare la bozza del Quarto Conto Energia che disciplinerà i nuovi incentivi al fotovoltaico dopo il Decreto Romani sulle rinnovabili.
Il presidente della Conferenza Stato Regioni, Vasco Errani, infatti, aveva ammesso che il rinvio era stato voluto, in particolare, da ANCI ed UPI, ovvero dai rappresentanti, rispettivamente, dei Comuni e delle Province italiane. Lo stesso Errani, poi, aveva detto che sulla bozza di Quarto Conto Energia “rimangono ancora forti criticità” nonstante siano “stati fatti alcuni passi avanti“.
Infatti la bozza del Quarto Conto Energia, destinate a regolare i meccanismi di incentivazione del fotovoltaico italiano fino al 2016, prevede un ampliamento degli obiettivi di potenza installata fino a 23 mila Megawatt circa. Il limite degli 8 mila MW, inizialmente previsto e fortemente criticato dalle associazioni del settore e dagli ambientalisti, è scomparso. Il tetto di spesa previsto, dunque, si aggira sui 7 miliardi di euro all’anno. Il sistema italiano dovrebbe ricalcare il più volte citato modello tedesco, con tariffe incentivanti decrecenti in maniera inversamente proporzionale alla potenza degli impianti: cioè a potenza installata più alta corrisponderanno tariffe incentivanti minori. Ci saranno tetti di spesa fissati per ogni periodo di tempo predeterminato che, se superati, non pregiudicheranno l’accesso agli incentivi ma comporteranno il passaggio ad una tariffa incentivante minore. In questo modo lo Stato dovrebbe essere in grado di contenere gli eccessi di spesa di una politica di incentivazione illimitata ma dovrebbe, allo stesso tempo, garantire una certezza e una programmabilità nel mercato.
A patto, naturalmente, che non si perda altro tempo e che, come sostenuto da ANIE/GIFI, si arrivi finalmente alla approvazione del Quarto Conto Energia, preferibilmente prima del mese di Maggio. La stessa associazione ANIE/GIFI aveva firamato una lettera, inviata al presidente della Conferenza Stao Regioni, Vasco Errani, e firmata anche dalle associazioni Aper, Assosolare, Asso Energie Future, e Rives quando, alla vigilia del primo incontro delle Regioni, le associazioni avevano congiuntamente evidenziate alcune criticità per quanto riguarda soprattutto il permanere di un periodo transitorio fino a tutto il 2012, durante il quale la riduzione delle tariffe sarebbe eccessiva con pericoli per gli investimenti in corso d’opera.
Oggi, dunque, ANIE/GIFI è intevenuta di nuovo sul punto. il presidente Valerio Natalizia ha ribadito che, pur in un lavoro complessivamente apprezzabile, ci sono ancora alcune perplessità. Ma l’impressione è che il vero motivo dell’intervento sia stato quello di rispondere alle considerazioni di Confindustris e, inoltre, difendere l’operato della propria associazione nella conduzione delle trattative con il Governo. Confindustria, infatti, aveva definito “un colpo micidiale all’apparato industriale italiano” i “7 miliardi di euro annui destinati al fotovoltaico“. Agostino Conte, vicepresidente del comitato energia di Confindustria, aveva detto: “Il tendenziale previsto per tutte le fonti rinnovabili elettriche sarebbe stato di 10 miliardi: non comprendiamo come possa essere equilibrata una soluzione che destina 7 miliardi al solo settore del fotovoltaico. ” Natalizia, invece, ha sottolineato il valore e l’importanza proprio del fotovoltaico per l’industria italiana ed ha chiamato a raccolta tutte le associazioni, rispedendo al mittente le polemiche sulla rappresentatività di ANIE/GIFI, ed invitando a non fomentare ulteriori divisioni.
Più critiche nei confronti della bozza di Quarto Conto Energia, invece, altre associazioni che riuniscono gli imprenditori del fotovoltaico: Aper, Assosolare ed Asso Energie Future propongono degli emendamenti al testo del decreto contenente la bozza del Quarto Conto Energia. Il decreto attuativo, infatti, avrebbe molte pecche:
- l’assenza di qualsiasi meccanismo di tutela dei diritti acquisiti;
- il rischio di blocco del settore a causa dei meccanismi introdotti nel periodo transitorio 2011-2012. In particolare l’introduzione di CAP/limiti annui rigidi e di un Registro Preventivo che determineranno, secondo le associazioni, speculazioni, incertezze ed extra costi dovuti anche all’incremento della burocrazia. Le stesse tariffe del periodo transitorio, inoltre, sarebbero troppo basse;
- la tariffa incentivante, poi, assegnata in base alla entrata in esercizio degli impianti e non in base al meccansimo della fine lavori certificata, causerebbe incertezze e ritardi legato ai tempi di connessione; infine andrebbe sempificato il meccanismo di riduzione delle tariffe previsto a partire dal 2013 mentre la tariffa onnicomprensiva impedirebbe la valorizzazione dell’energia prodotta dagli impianti.
Le associazioni, dunque, chiedono alla Conferenza Stato Regioni una puntuale revisione del decreto di attuazione del Quarto Conto Energia.
Riportiamo di seguito tutte le modifiche proposte:
all’ art. 2 Comma 2 , di togliere “2012” ed inserire la partenza dal primo gennaio 2012 (cioè modello dinamico senza cap rigidi). Tutti i riferimenti successivi dovranno riferirsi, quindi, al periodo 2012 – 2016 e non al periodo 2013 – 2016.
All’ Art. 3 Comma 1 lettera u), la seguiente definzione di piccoli impianti:definizione piccoli impianti “sono impianti realizzati su edifici che hanno una potenza non superiore a 1MW, gli altri impianti fotovoltaici con potenza non superiore a 200 kW e tutti gli impiantisuperiori a 200 kW purché in autoproduzione (come definito all’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79 e successive modificazioni e integrazioni), nonché gli impianti…..”.
All’ art. 4 Comma 2 ‐ aggiungere il punto b): Limitatamente al periodo 1° giugno – 31 dicembre 2011, sono fatti salvi dal limite di costo, gli impianti che avessero ottenuto il titolo abilitativo anteriormente alla data di entratain vigore del d.lgs n. 28/2011 o che non necessitino di titolo abilitativo, in quanto edilizia libera, e che entrino in esercizio (ai sensi del DM Agosto 2010 “Terzo Conto Energia”) entro il 31/12/2011. Al Comma 3, invece, ‐ inserire gli impianti di cui alle lettere b) e c) dell’art. 4 comma 1. Al Comma 4 ‐ per gli anni dal 2012 al 2016, cancellare l’ultima riga che dice “tali valori possono essere aggiornati sulla base di quanto stabilito dall’art. 7 comma 5”.
Aggiungere nella tabella 1.2 il 2012; la tabella è da rivedere:
5, basandosi su volumi di potenza di 1,5 GW a semestre e non sui valori di spesa indicati che comunque sono troppo bassi per sostenere il settore e su un meccanismo di riduzione delle tariffe che dovrebbe essere scorrevole, prevedendo anche il blocco della riduzione delle stesse tariffe nel caso in cui non si dovessero raggiungere nel semestre di riferimento gli obiettivi indicativi di potenza.
Comma 5 modificare allegato 5 tariffe come sotto indicato.
Art. 6
Comma 1
‐ modificare il comma come di seguito: “Tutti gli impianti accedono alle tariffe con le modalità e nel rispetto delle condizioni fissate dal presente decreto”.
Comma 2
‐ “fine lavori certificata” al posto di “entrata in esercizio dell’impianto”.
Art. 7
(Iscrizione al registro di fine lavori certificata)
Premessa: Eliminare il registro preventivo per i grandi impianti e lasciare solamente il registro della fine lavori certificata.
Comma 1
‐ Cancellato e sostituito con “i soggetti responsabili dei grandi impianti, ad eccezione degli impianti di cui all’art4 comma 2, puntob) devono richiedere al gse l’iscrizione al registro informativo del gse in base alla fine lavori certificata inviando la documentazione dell’allegato 3 ‐b”
Comma 2
‐ Cancellato e sostituito con: Il documento di fine lavori certificata deve pervenire al GSE.
Comma 3
‐ Cancellato e sostituito con: Il GSE forma la graduatoria degli impianti iscritti al registro di fine lavori certificata e pubblica costantemente sul proprio portale l’andamento di tale registro.
Comma 4
‐ Cancellato e sostituito con: Qualora un impianto risulti iscritto al registro in posizione tale da non rientrare nella potenza indicativa di 1,5 GW del semestre di riferimento, la tarriffa che gli verrà assegnata sarà decurtata del 5% rispetto alla tariffa spettante per il periodo in corso.
Comma 5, 6 e successivi
‐ eliminare
Art. 8
(la certificazione di fine lavori degli impianti)
Comma 1
‐ cancellare e sostituire con: “Per gli anni 2011, 2012 e successivi il soggetto titolare di un impianto invia al GSE la certificazione di fine lavori. Tale certificazione deve rispettare le condizioni previste dall’Allegato 3 ‐B e deve essere allegato l’elenco dei moduli fotovoltaici, con relativi numeri di serie e dei convertitori (inverter) cc/ca”. Eliminare “verifiche e asseverazioni del gestore di rete”
Comma 2
‐ eliminare
Comma 3
‐ modificare come di seguito “Nell’ambito delle regole tecniche di cui all’art. 7 comma 9, il GSE redige un apposito protocollo sulla base del quale i soggetti titolari provvedono alla trasmissione della certificazione di fine lavori”.
Art. 9
Comma 1
‐ sostituire “entro 10 giorni” con “entro 30 giorni”.
Comma 3
‐ aggiungere dopo “decreto”, “conferma l’assegnazione della tariffa entro 30 giorni e assicura
l’erogazione entro 60 giorni”.
Art. 13
Comma 1 punto c
‐ sostituire “del 10%” con “aggiungendo 0,05 € per ciascun kWh prodotto”
Comma 2
‐ cancellare“serre” nella prima frase e aggiungere alla fine “Le serre fotovoltaiche che rispettano le normative vigenti in materia di attività florovivaistica e ortofrutticola sono equiparate agli edifici”.
Art. 16
Comma 2 punto b
‐ aggiungere “o in fase di certificazione”.
Art. 19
comma 1 lettera b
‐ eliminare
Comma 1 lettera d
‐ aggiungere alla fine “aggiornando ed integrando le penali ad un livello tale da compensare le perdite economiche subite dai soggetti responsabili”.
Comma 1
‐ aggiungere lettera e) “è necessario introdurre l’obbligo per i gestori di rete di istituire un apposito portale informatico per inoltrare la documentazione in via telematica con le stesse modalità e procedure già messe a punto dal GSE”.
Allegato 1
Terzo capoverso, pagina 22, modificare come di seguito:
… In particolare, l’aggiornamento assicura che, in fase di avvio dell’impianto fotovoltaico, il rapporto fra l’energia prodotta in corrente alternata e l’energia producibile (determinata in funzione dell’irraggiamento solare incidente sul piano dei moduli, della potenza nominale dell’impianto e della temperatura di funzionamento dei moduli) o il rapporto fra la potenza prodotta in corrente alternata e la potenza producibile sia superiore a 0,78 nel caso di utilizzo di inverter di potenza fino a 20 kW e 0,80 per inverter di potenza superiore, nel rispetto delle condizioni di misura descritte nella Guida 82 ‐25
Allegato 3B
Modificare la prima frase come segue “di seguito vengono riportate le condizioni che andranno verificate e certificate dal GSE” ed aggiornare l’allegato in funzione di quanto detto all’art. 7
Allegato 5
Comma 1 e 2, Tabella 1 e 2
‐ “Tariffe per l’anno 2011”. Estensione delle tariffe del terzo Conto energia per gli impianti che avessero ottenuto il titolo abilitativo anteriormente alla data di entrata in vigore del d.lgs n. 28/2011 o che non necessitino di titolo abilitativo, in quanto edilizia libera, e che entrino in esercizio (ai sensi del DM Agosto 2010 “Terzo Conto Energia”) entro il 31/12/2011, mantenendo l’assegnazione delle tariffe in base all’entrata in esercizio dell’impianto. Per gli impianti non rientranti nella categoria di cui sopra si applica una riduzione che non superi il 10% e le tariffe dovranno essere assegnate in base alla dichiarazione di fine lavori certificata.
Per le altre tabelle in allegato 5 che riguardano gli anni dal 2012 in poi, si propone come anticipato sopra per ciascun semestre una riduzione del 10% ed una soglia di potenza di 1,5 GW, superata la quale nel semestre in corso si applica una ulteriore riduzione del 5%. Occorre prevedere anche il blocco della riduzione delle tariffe nel caso in cui non si dovessero raggiungere nel semestre di riferimento l’obiettivio di potenza di 1,5 GW. Lasciare per tutti gli anni il meccanismo del feed in premium (conto energia più vendita energia elettrica) e non introdurre quindi quello della tariffa omnicomprensiva.
Andrea Marchetti
Scarica la bozza integrale del Quarto Conto Energia
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