Ancora polemiche sul Quarto Conto Energia e sulla definizione del decreto attuativo che dovrà regolare gli incentivi al fotovoltaico a partire dal 1 giugno 2011: mercoledì scorso il Ministro Paolo Romani, ripondendo alla interrogazione parlamentare del l'onorevole Libè, aveva criticato l'atteggiamento di alcune associazioni di rappresentanti del settore fotovoltaico, a suo dire restie ad ogni coinvolgimento. Il Ministro, in particolare, aveva citato proprio Aper come esempio di comportamento scorretto e non aperto al dialogo. La risposta dell'Associazione Produttori di Energia da Fonte Rinnovabile che invece, recriminava al ministro proprio il contrario, non si è fatta attendere.
Ancora polemiche sul Quarto Conto Energia e sulla definizione del decreto attuativo che dovrà regolare gli incentivi al fotovoltaico a partire dal 1 giugno 2011: mercoledì scorso il Ministro Paolo Romani, ripondendo alla interrogazione parlamentare del l’onorevole Libè, aveva criticato l’atteggiamento di alcune associazioni di rappresentanti del settore fotovoltaico, a suo dire restie ad ogni coinvolgimento. Il Ministro, in particolare, aveva citato proprio Aper come esempio di comportamento scorretto e non aperto al dialogo. La risposta dell’Associazione Produttori di Energia da Fonte Rinnovabile che invece, recriminava al ministro proprio il contrario, non si è fatta attendere.
“Solo negli ultimi due mesi e mezzo“- fanno sapere dall’ ufficio stampa dell’associazione “possiamo contare almeno 4 lettere a firma del Presidente di APER in cui la nostra associazione chiedeva un confronto con il Ministero stesso, lettere che ancora per altro attendono una risposta e che sono disponibili sul sito dell’Associazione.”
Aper, quindi, sementisce un’accusa ritenuta incomprensibile, sottolinenando la propria disponobilità al confronto sul Decreto Romani e sulla definizione del Quarto Conto Energia: ” Ancora una volta torniamo a ribadire la nostra disponibilità ad un incontro ufficiale per confrontarci sul decreto sul fotovoltaico e sui contenuti più generali di tutto il provvedimento”.
La richiesta di incontro è stata fatta con una lettera del presidente Aper, Roberto Longo, indirizzata proprio al Ministro Romani, disponibile anch’essa, come le altre, sul sito dell’associazione. Nella lettera si ribadisce, dunque, la disponibilità ad un incontro e, come anche noi abbiamo anticipato, si trona a dibattere sulle cifre e sui dati citati dal Ministro a proposito della legge Salva Alcoa: “A questo proposito è però necessario chiarire come sia inaccettabile per noi“- si leggenella lettera- ” vedere prendere decisioni di politica energetica di interesse nazionale sulla base dell’effetto emotivo e propagandistico di numeri che non sono in alcun modo verificati né verificabili. L’allarme da Lei lanciato dei 4.000 MW di impianti accettati nel salva ALCOA e che dovranno essere allacciati entro giugno si sta rivelando infondato: ad oggi dal primo gennaio ne sono stati allacciati solamente 775 e tutto fa prevedere che non saranno molti di più. I 25.000 MW di nuovi preventivi di allacciamento alla rete già accettati nulla indicano se non associati ad una domanda di autorizzazione alla costruzione e all’esercizio dell’impianto e si scioglierebbero come neve al sole a seguito di un’eventuale reintroduzione dell’efficacia delladelibera 125 dell’AEEG quando verranno richieste le fidejussioni a conferma della volontà di procedere”.
“L’impressione “- prosegue la lettera attaccando l’atteggiamento del Ministro e di tutto il Governoin merito alla politica energetica ed al ruolo delle energie rinnovabili “È che questa campagna di numeri lanciata senza alcuna evidenza pubblica serva solo a giustificare un’azione di screditamento dell’importanza dell’utilizzo delle fonti rinnovabili che, se utilizzata oggi per il fotovoltaico, potrebbe essere applicata domani alle altre fonti facendo naufragare lo sviluppo del settore e mettendo fine all’unico settore industriale che inquesti mesi di crisi generale ha dato segni di vitalità e di sviluppo.Quegli astronomici 160 Miliardi di Euro che secondo il Suo intervento di ieri, verrebbero toltidalle tasche degli italiani, sono il frutto di una matematica propagandistica e aberrante che tende a distogliere l’attenzione su quali siano invece i veri sussidi annegati nel prezzo dell’energia pagato dai consumatori, soprattutto dai più piccoli, facendo del settore energetico un campo di prelievo di fiscalità indiretta. Anche su questi temi saremmo ben lieti di confrontarci“.
Nel frattempo il settore è paralizzato, del quarto conto energia non c’è ancora traccia, migliaia di persone rischiano il proprio posto di lavoro e …la saga continua…
Andrea Marchetti
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