Come, e più, di una bella donna prima di un appuntamento importante, le Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti da fonti rinnovabili si sono fatte aspettare e desiderare per ben 79 mesi, decorrenti dalla approvazione di quel D.Lgs 387/03 che, quasi sette anni or sono, ne aveva previsto l'adozione con l'articolo 12.
Adesso l’attesa è finita: si tratta dell’ ultima importante tappa di un procedimento che ha portato, due mesi fa circa, alla approvazione del Conto Energia 2011 e delle stesse Linee Guida, dalla Conferenza Unificata Stato Regioni contestualmente al Nuovo Conto Energia che però era stato pubblicato già il mese scorso.
Finalmente, ma comunque entro i termini previsti, anche le Linee Guida sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 2010 e, a partire dal 3 ottobre, gli operatori del settore delle energie rinnovabili e della green economy potranno contare su procedure autorizzative più snelle e, soprattutto, come da più parti auspicato, su regole certe, valide su tutto il territorio nazionale, senza discrepanze tra le Regioni italiane che, adesso, avranno 90 giorni di tempo per uniformarsi al disposto delle Linee Guida.
Per comprendere l’importanza delle Linee Guida basti ricordare un recente “disguido” che, in tema di fotovoltaico, ha visto coinvolti la Regione Marche ed Aper: la Giunta regionale, il 14 settembre, ha adottato una proposta di delibera, da sottoporre alla approvazione definitiva della Assemblea Legislativa, con cui vengono fissati i criteri per l’individuazione delle aree in cui sarà vietata la installazione di impianti fotovoltaici a terra, non integrati. Con un comunicato stampa la Regione ha fatto sapere che la procedura di individuazione sarà affidata ai Comuni e, inoltre, che c’ è stata concertazione e condivisione del procedimento di formazione della delibera e dei suoi contenuti da parte delle associazioni del settore, Aper compresa. Aper ha subito smentito la piena condivisione e, sia pure confermando la piena disponibilità, ha criticato il metodo della Regione ma anche le stesse Linee Guida, approvate proprio alla vigilia dell’entrata in vigore di quelle nazionali ed in contrasto con esse. Aper, infatti, teme che le norme proposte dalla Regione Marche ostacolino il fotovoltaico in quella Regione, in contrasto con le tendenze nazionali.
Benvenuto, dunque, alle Linee Guida nazionali, sperando che si riesca ad armonizzare le esigenze di sviluppo delle energie rinnovabili e della green economy con le esigenze di tutela del paesaggio, da preservare indistintamente da nord a sud, senza perniciosi federalismi.
Grande soddisfazione anche di Anev (Associazione nazionale dell’energia del vento): “Finalmente – si legge in una nota dell’associazione – gli operatori del settore avranno una procedura unica a livello nazionale in grado di evitare differenze inaccettabili nei procedimenti autorizzativi tra regioni“.