È l'innovazione a muovere il futuro. Ad essa è dedicato per questo il PON per la Ricerca e la Competitività 2007-2013, con avvalendosi di risorse in parte provenienti dall'Ue (FESR) e in parte nazionali, promette di rendere sempre più smart le città italiane grazie alle nuove tecnologie, all'insegna di una crescita che guarda alla sostenibilità ambientale e all'efficienza
È l’innovazione a muovere il futuro. Ad essa è dedicato il PON per la Ricerca e la Competitività 2007-2013 che, avvalendosi di risorse in parte provenienti dall’UE (FESR) e in parte nazionali, promette di rendere sempre più smart le città italiane grazie alle nuove tecnologie, all’insegna di una crescita che guarda alla sostenibilità ambientale e all’efficienza.
A gestirlo è il MIUR, con la collaborazione del Ministero dello Sviluppo Economico. Il PON ReC 2007-2013 è dedicato soprattutto alle regioni dell’Obiettivo Convergenza: Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Queste aree hanno un particolare contrasto al loro interno: presentano infatti un altissimo grado di alfabetizzazione universitaria e la scarsa disponibilità di sbocchi professionali destinati a questo inespresso patrimonio di conoscenza.
6 i miliardi di euro messi a disposizione nei primi cinque anni del PON ReC 2007-2013, durante i quali sarà offerto sostegno a consorzi e gruppi di ricerca che stanno sviluppando 8 progetti pilota in altrettanti ambiti fondamentali per il benessere comune: salute, mobilità, ambiente, Pubblica Amministrazione, gestione dei rifiuti, energia, cultura e turismo, scuola.
Il PON promette, dunque, di finanziare quei progetti che hanno come oggetto principale le Smart Cities, volti alla creazione di ambienti urbani “intelligenti” grazie alle tecnologie di ultima generazione, e la cosiddetta Smart education, che vede tra le principali azioni l’utilizzo dei tablet al posto dei libri scolastici, ma anche sistemi di e-government e di trasporto elettrico ecosostenibile. Un modo per migliorare la nostra vita nelle città e non solo, per semplificare la vita privata e quella lavorativa, eliminando il superfluo attraverso le innovazioni.
In questo modo, le iniziative che troppo spesso, nonostante il loro valore e la loro importanza, restano invisibili alla maggior parte delle persone, saranno poste sotto l’occhio attento dell’opinione pubblica.
Cosa accadrà con i PON? Questo semplice video, realizzato dall’agenzia di comunicazione Pomilio Blumm, spiega in soli 40 secondi come potrebbe migliorare la nostra vita se disponessimo di città intelligenti: più servizi, più conoscenza, maggiore diffusione delle energie alternative.
Perché le tecnologie potranno davvero cambiare le nostre vite, non credete anche voi?