Le Fiere e la green economy: il caso di “Fa’ la cosa giusta!”

Le Fiere rappresentano un punto di incontro fondamentale per gli operatori in cui diventa possibile creare veri e propri sistemi e reti di contatti. Basta scegliere quella giusta. Abbiamo intervistato alcuni casi di successo che a Fà la cosa giusta! una delle principali fiere per al green economy, hanno trovato un modo per collaborare insieme

Da sempre, il luogo migliore dove gettare le basi per favorire contatti, partnership, sviluppi comuni, e ovviamente dove trovare nuovi clienti, sono senza dubbio le fiere. Le fiere sono dei veri e propri punti di riferimento per chi vuole capire lo stato dell’arte di un settore, la direzione del proprio mercato, dove ci si posiziona rispetto ai propri concorrenti, dove si possono trovare dei partner complementari o addirittura concorrenti, ma con i quali acquisire clienti più grandi ed importanti, superando le difficoltà dimensionali della propria azienda.

Il nostro settore, intendiamo la green economy “allargata”, è in un periodo molto fortunato. I consumatori si avvicinano a molti prodotti che questa economia esprime, e si presume che continuerà a farlo a maggior ragione quando i prezzi si abbasseranno, anche all’aumentare delle caratteristiche dei prodotti. Un po’ come è stato per i cellulari, o i computer.

Logo_FLCG2010Ma per sgombrare il campo da equivoci, qui non intendiamo parlare di prodotti ad alto contenuto tecnologico quali ad esempio potrebbero considerarsi i pannelli fotovoltaici. Perché è possibile produrre beni e servizi aventi carattere di equità ed ecosostenibilità e farlo insieme, in rete, a sistema, a partire dalle fiere.

E ovviamente molto sta a partecipare alla fiera giusta. “Fà la cosa giusta” (Milano, 12-14 marzo 2010) è certamente una delle principali fiere di settore.

Abbiamo chiesto a Chiara Righi, responsabile marketing dell’evento, cosa differenzi Fà la cosa giusta dai tanti eventi piccoli, medi o grandi italiani, il perché del suo successo. Ci ha risposto in modo piuttosto semplice: “In fiera succede di tutto. Ma soprattutto si fa sistema. Chiama direttamente le aziende che hanno partecipato e fatti raccontare da loro cosa succede.

Così abbiamo fatto e così sono usciti due casi di successo molto interessanti.

FLCG_2009Il primo caso riguarda la compagnia teatrale Puntozero, diretta e gestita da Beppe Scutellà. Puntozero coinvolge i giovani dell’istituto penale minorile C.Beccaria. Beppe racconta che:” Nel corso dell’ultima edizione di Fà la cosa giusta, Puntozero ha trovato diversi partner di progetto che permetteranno di realizzare una delle nostre ultime follie. In breve…. il teatro che attualmente ci ospita sarà raso al suolo per far posto ad un parcheggio. A causa dei prezzi folli, ci siamo spostati nella ricerca fuori Milano fino a che abbiamo trovato una vecchia ditta tessile a Busto Arsizio, ovviamente tutta da ristrutturare (1000mq.) ma con lo spazio necessario non solo ad ospitare le vecchie attività ma anche le nuove: bar equosolidale, alloggi per i minori che escono dal carcere e per le compagnie ospiti, ed altre mille idee“.

In fiera abbiamo trovato chi ci finanzia e realizzerà lavori in quello che noi vorremo diventasse un teatro a impatto zero. – continua Scutellà – Tra gli espositori c’era la CoopWork di Sesto San Giovanni che realizzerà l’impianto fotovoltaico (40 KW), il finanziamento del fotovoltaico è sostenuto da Banca di Legnano anch’essa espositore in fiera, e le attività con i minori sono state finanziate da un altro espositore, la MAG2 finanziaria etica. A progetto ultimato avremo bisogno di altri partner, rifornimenti del bar e della mensa ad esempio, e forse l’edizione 2010, o forse queste pagine, costituiranno il punto d’incontro.”

Il secondo caso è un’occasione comune creata tra FastInking e OpenLabs.

FastInking è un’azienda il cui scopo è quello di evitare che migliaia di tonnellate di prodotti IT finiscano nelle discariche. Ciò che dovrebbe essere un imperativo per tutti.

Marco Gialdi ci ha raccontato: “OpenLabs e Fastinking si sono conosciuti a FLCG 2008 nel punto ristoro organizzato dall’ARCI, ovvero davanti ad un buon boccale di birra. Da qual giorno, grazie alla voglia di fare sono iniziate a fiorire proposte e idee che piano piano abbiamo messo in cantiere e realizzato. FLCG 2009 ne è un esempio. Se si smette di pensare in modo chiuso e ottuso, e si da spazio alla collaborazione, alla condivisione ed alla partecipazione allora si, le fiere possono diventare un ottimo aggregatore attraverso il quale si possono mettere a sistema reti e relazioni che portano beneficio a tutti gli attori. Un sistema WIN-WIN, per intenderci.“.

OpenLabs partecipa a Fà la cosa giusta dalla sua prima edizione e questo evento e’ diventato uno dei più importanti nella vita associativa.

Il presidente, Tommaso Ravaglioli, ha aggiunto: “Nel corso degli anni, grazie a questa fiera, abbiamo veicolato il messaggio secondo cui il Software Libero ha anche forti potenzialità etiche, e questo ci ha aperto un terreno comune non solo con il pubblico, ma anche con i colleghi espositori, attratti in egual misura dai costi di licenza nulli e dalle basi etiche del Software Libero“.

Guardando al lavoro svolto finora, la maggiore soddisfazione è stata vedere una serie di siti degli espositori, e primo fra tutti quello della fiera stessa, realizzati con Software Libero, premiando le aziende che si sono specializzate nelle implementazioni basate su open source, che sono state messe in contatto con i potenziali clienti grazie alla rete creatasi con la collaborazione tra Fa La Cosa Giusta ed OpenLabs.
Quest’anno la collaborazione sarà ancora più stetta. Insieme a realtà commerciali attive nel campo della rigenerazione hardware, come FastInking, ed altre aziende espositrici, il nostro obiettivo sarà dare la dimostrazione di un ufficio sostenibile, insieme ad un aula informatica dove ogni cosa, dai pc al software, dai mobili alla cancelleria, dall’energia ai detersivi, proviene dagli espositori della fiera
“.

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