La Regione Toscana ha deciso di puntare decisamente sui green jobs e sulla green economy proteggendo, allo stesso tempo, il patrimonio forestale della regione, specialmente quello delle aree di montagna. Allo scopo sono stati investiti ben 44 milioni di euro, da spendere nell'arco di tre anni, per interventi straordinari di manutenzione delle foreste, anche al fine di migliorare la sicurezza idrogeologica dei territori regionali e limitare, così, i dissesti ed i rischi di frane ed alluvioni.
La Regione Toscana ha deciso di puntare decisamente sui green jobs e sulla green economy proteggendo, allo stesso tempo, il patrimonio forestale della regione, specialmente quello delle aree di montagna. Allo scopo sono stati investiti ben 44 milioni di euro, da spendere nell’arco di tre anni, per interventi straordinari di manutenzione delle foreste, anche al fine di migliorare la sicurezza idrogeologica dei territori regionali e limitare, così, i dissesti ed i rischi di frane ed alluvioni.
I primi interventi, per i quali sono stati stanziati 12 dei 44 milioni di euro a disposizione, si avranno già entro la fine del 2010 e saranno rivolti prima di tutto alle sistemazioni forestali . I 32 milioni di euro rimanenti saranno impiegati nel biennio 2011- 2012 per la promozione della selvicoltura sostenibile e delle attività zootecniche nelle zone boschive e di montagna nonché, infine, per lo sviluppo delle biomasse e delle filiere locali legate al settore del legno con un forte incentivo al recupero di usi e costumi locali. Con queta iniziativa, infatti, la Regione Toscana, pur senza fare assunzioni dirette, conta di creare un indotto in grado di dar lavoro a quasi mille persone in maniera continuativa.
‘‘È una delibera seria nell’ambito della green economy‘, ha detto Enrico Rossi , neogovernatore della Regione Toscana, nel corso dell’incontro con la stampa della settimana scorsa in cui sono state spiegate le linee essenziali della nuova delibera di giunta. “Storicamente – ha aggiunto – i boschi della Toscana, che con i suo 1,2 milioni di ettari è la regione più verde d’Italia, sono ben tenuti grazie anche ad una lunga tradizione di politica di mantenimento: dai Medici fino al presidente Bartolini, a cui va il merito di aver creato una rete di associazioni di volontari” ” Resta il fatto che la montagna è coltivata meno di un tempo, molti l’abbandonano con ripercussioni negative a valle, e occorre invertire questa tendenza”.
“Il piano straordinario, dunque, sarà un vero e proprio provvedimento di green economy a tutto tondo ed aiuterà a rallentare questa fuga, sviluppando la produzione di energia con le biomasse, promuovendo la selvicoltura e la zootecnica, intervenendo per prevenire i dissesti idrogeologici, sviluppando filiere locali del legno.“Rossi ha specificato, inoltre, che la Regione coordinerà tutti gli interventi dei vari enti competenti.
Si tratta di una iniziativa assai lodevole che dovrebbe incidere fortemente anche su aree disagiate. Bisogna considerare, infatti, che alle risorse stanziate con il provvedimento straordinario si aggiungono altri 30 milioni di euro circa messi a disposizione ogni anno con il Programma forestale regionale.
Andrea Marchetti