Rimandata la decisione sulle sorti dei nuovi incentivi per il fotovoltaico. Alla fine, alcuni dei timori di Assosolare, l'Associazione Nazionale dell' Industria Fotovoltaica, si sono rivelati fondati: la Conferenza Unificata Stato- Regioni, che avrebbe dovuto discutere del nuovo Conto Energia 2011, inizialmente prevista per oggi, è stata rimandata a data da destinarsi, probabilmente al 15 marzo 2010, salvo ulteriori cambiamenti dell' ultimo minuto.
Rimandata la decisione sulle sorti dei nuovi incentivi per il fotovoltaico. Alla fine, alcuni dei timori di Assosolare, l’Associazione Nazionale dell’ Industria Fotovoltaica, si sono rivelati fondati: la Conferenza Unificata Stato- Regioni, che avrebbe dovuto discutere del nuovo Conto Energia 2011, inizialmente prevista per oggi, è stata rimandata a data da destinarsi, probabilmente al 15 marzo 2010, salvo ulteriori cambiamenti dell’ ultimo minuto.
La notizia del differimento è arrivata proprio da Assosolare, che già in precedenza era intervenuta sul punto sostenendo la necessità di non rimandare la Conferenza Stato Regioni ed adesso si lamenta con decisione per l’ulteriore ritardo: «Il mercato rischia la paralisi», questa, in estema sintesi, la conseguenza nefasta, secondo l’associazione, derivante dalla mancata approvazione in tempi brevi del decreto che regolerà il Nuovo Conto Energia a partire dal 2011.
Gli incentivi al fotovoltaico, infatti, hanno permesso all’Italia di entrare nel gruppo dei paesi con la maggior potenza installata e le aziende del settore aspettano con ansia la nuova versione, anticipata da alcune bozzetoni di aperta polemica, con il Governo Italiano. Secondo Assosolare, dunque, un ulteriore ritardo nella approvazione del Conto Energiagreen jobs”, i posti di lavoro “verdi”, creati grazie alle tariffe incentivanti al settore. sulle quali si è da tempo aperto un confronto, che ha avuto anche siginificherebbe la paralisi del settore con un forte rischio per gli investimenti e per i tanti “
Le aziende, inoltre, avrebbero bisogno di regole e tempi certi. Il comparto del fotovoltaico, che punta anche in Italia, come ad esempio con il progetto “Scoop”, faticosamente a creare una vera e propria “filiera”, necessita di una normativa chiara, con un orizzonte temporale di medio-lungo termine, adeguato ai tempi di progettazione e costruzione degli impianti.
In questo modo anche le banche potrebbero avere maggiori garanzie e sostenere così, al meglio, gli investimenti che richiedano capitali ingenti. Sempre secondo Assosolare, dunque, è molto difficile che si formi una solida industria italiana del settore senza una garanzia di continuità, con il rischio di rinunciare ad un importante settore della “Green Economy” italiana, uno dei pochi comparti ad alto potenziale di crescita in tempi di crisi economica ancora da superare.
Da parte di alcune aziende aderenti ad Assosolare, addirittura, si teme un generale abbandono del fotovoltaico, da parte delle aziende, in assenza di norme ( ad esempio quelle sulla autorizzazione unica per la messa in esercizio degli impianti) e tempi chiari per poter programmare gli investimenti, a favore di settori più tradizionali o, comunque, con tempi di ritorno degli investimenti maggiormente programmabili e più redditizi, dato che gran parte del settore fotovoltaico dipende ancora dagli incentivi statali.
Più o meno gli stessi timori che anche Edo Ronchi, ex ministro del’Ambiente, aveva palesato intervenendo sulla nuova bozza di Conto Energia per il 2011 e sui tagli alla tariffa incentivante da essa prevista, tagli ritenuti eccessivi e tali, quindi, da non rendere più redditizia l’installazione di impianti fotovoltaici medio-grandi situati a terra in molte zone d’ Italia. Del resto le decisioni sul Nuovo Conto Energia avevano suscitato fin da subito una serie di reazioni,a volte anche indignate, da parte delle categorie produttive e dalle loro associazioni più rappresentative.
Riportiamo, inoltre, anche le dichiarazione rese tra ieri ed oggi da esponenti di alcune aziende associate ad Assosolare, a cui la stessa associazione ha deciso di dare voce , portando all’attenzione dei media ciò che il settore del fotovoltaico sta vivendo a causa dell’ ulterire rinvio delle decisioni sul Conto Energia 2011.
Alberto Dalla Rosa, Amplio Solar
“Qualora il 25 febbraio non fosse approvato il nuovo sistema di incentivi e, qualora tale approvazione fosse rimandata a data posteriore al 15 marzo 2010, data limite per il nostro piano industriale, saremmo costretti a considerare la riallocazione delle nostre risorse su altre aree e, potenzialmente, altri settori industriali, a livello europeo e oltre“, avverte Alberto Dalla Rosa, AD di Amplio Solar.
Luca Pantieri, Fase Engineering
“L’approvazione del nuovo Conto Energia è un momento fondamentale per il nostro settore. Un eventuale ritardo colpisce in modo grave la nostra attività, ci impedisce di programmare il nostro business in un arco temporale di medio-lungo periodo, come invece sarebbe corretto e auspicabile, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro che invece lo sviluppo di questo settore consentirebbe di creare“, dice Luca Pantieri, Presidente di Fase Engineering.
Achille Gorlani, Elettropiemme
Achille Gorlani, direttore generale di Elettropiemme, sottolinea: “Il mercato fotovoltaico è un mercato che dipende totalmente dagli incentivi stabiliti dal Conto Energia. Il fatto che a fine febbraio non sia ancora certo se nel 2011 ci saranno gli incentivi è quanto di peggio possa accadere al nostro settore: una delle evidenze maggiori è che nessuno sta facendo programmi per il 2011. Il continuo rimandare la decisione sugli incentivi accredita la sensazione che quanto stabilito per il 2011 nell’attuale decreto non sarà confermato. L’unica speranza è che questa situazione di incertezza venga risolta al più presto: preferibilmente domani“.
Andrea Marchetti