Green Economy: secondo il WWF sono 3,4milioni i posti di lavoro “verdi” in Europa

E' stato presentato da WWF International, Low-carbon Job for Europe (Lavori a basso contenuto di carbonio per l'Europa), un documento con tutti i numeri e le stime di impiego previste nell'UE per i settori delle energie rinnovabili, della mobilità sostenibile e dell'efficienza energetica.

Veltroni non troppo tempo fa, forse sulla scia dell’entusiasmo della neo elezione di Obama, ne aveva annunciati almeno 1 milione solo in Italia. Nel frattempo il linguaggio mediatico si è sbizzarrito a parlare di “green deal”, “green economy” o “rivoluzione verde”. Ma la conferma che i posti di lavoro  nei settori verdi sono in forte crescita, arriva oggi dallo studio presentato dal WWF International che ha pubblicato “Low-carbon Job for Europe” (Lavori a basso contenuto di carbonio per l’Europa), un documento con tutti i numeri e le stime di impiego previste nell’UE per i settori delle energie rinnovabili, della mobilità sostenibile e dell’efficienza energetica.

Sono queste tre aree, secondo il WWF, che danno attualmente lavoro a oltre 3,4 milioni di europei, in particolar modo in Germania e in Spagna, contro i 2,8 milioni legati ai settori inquinanti come attività estrattive, elettricità, gas, cemento e industrie del ferro e dell’acciaio. Un trend destinato a crescere che , come sottolinea anche Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia, “evidenzia chiaramente chi sono i vincitori della sfida e dimostra che le politiche e le tecnologie ‘amiche del clima’ danno un contributo fondamentale allo sviluppo dell’economia”.

I green Job europei anti-crisi sono così ripartiti:

  • 400mila nelle energie rinnovabili, in particolar modo Germania,Spagna e Danimarca per l’eolico, Germania e Spagna per il fotovoltaico. Solo 1.700 posti in questo settore in Italia contro i 42.000 tedeschi e i 26.800 spagnoli;
  • 2,1milioni nella mobilità sostenibile dove Francia e Italia eccellono con la migliore offerta di veicoli a basse emissioni di carbonio anche se per quanto riguarda il Bel Paese il dato si scontra con l’offerta di trasporto pubblico, ancora decisamente inadeguata;
  • 900.000 in beni e servizi per l’efficienza energetica, in particolare nell’edilizia, nell’illuminazione e nella cogenerazione.

Tutti destinati a crescere esponenzialmente entro il 2020.

“Lavorare per la sfida del clima – ha dichiarato Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del Wwf Italia – può rappresentare l’occasione per sviluppare i motori dell’economia e del lavoro del futuro”.

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