La green economy comincia a non essere più solo un bel miraggio alla quale appellarsi in questo periodo di crisi o belle parole tanto in voga in questo momento. Tutti ne parlano e ora inizia anche a farsi vedere. Così in Emilia Romagna sono quasi 2 mila le imprese impegnate nel green business con 230 mila addetti e oltre 61 miliardi di euro di fatturato!
La green economy comincia a non essere più solo un bel miraggio alla quale appellarsi in questo periodo di crisi o belle parole tanto in voga in questo momento. Tutti ne parlano e ora inizia anche a farsi vedere. Così in Emilia Romagna sono quasi 2 mila le imprese impegnate nel green business con 230 mila addetti e oltre 61 miliardi di euro di fatturato!
Questi i numeri resi noti nel rapporto “Green Economy in Emilia-Romagna – Risultati e prime indicazioni sulla caratterizzazione del settore green in regione” realizzato da Ervet nell’ambito della convenzione con la Regione Emilia-Romagna e presentato a Ravenna 2010, la manifestazione organizzata da Labelab, dedicata ad acqua, energia, rifiuti e alle buone pratiche ambientali che si è svolta la settimana scorsa nel centro storico della cittadina romagnola.
Perché green economy non è solo fotovoltaico o energie rinnovabili: oltre a queste, sono tante le aziende impegnate in modo esclusivo nei mercati prettamente ambientali. Dal settore dello smaltimento e gestione dei rifiuti a quello del ciclo idrico integrato – fornitura di acqua o reti fognarie – dalla mobilità sostenibile, alla ricostruzione di pneumatici fino alla gestione degli orti botanici o dei parchi naturali. Per la precisione sono 647 le imprese emiliane e romagnole che traggono il loro business dall’ambiente con 25.000 addetti e oltre 4,5 miliardi di euro di fatturato.
A queste si aggiungono altre 1345 aziende che lavorano comunque, anche se parzialmente, in mercati green come le imprese agroalimentari o quelle che operano con materie prime legate all’agricoltura biologica, alla bioedilizia, all’efficienza energetica o all’innovazione tecnologica, che assicurano un green jobs ad oltre 200.000 addetti fatturando quasi 57 miliardi di euro. Tra queste non bisogna dimenticare le aziende afferenti il campo della pulizia delle aree pubbliche, della decontaminazione e del disinquinamento dell’ambiente.
Un business incentivato anche dalla Regione stessa che ha destinato nel 2010 ben 25,9 milioni di euro alla riqualificazione energetica degli enti pubblici, 64 milioni di euro per le Aree ecologicamente attrezzate (di cui 53 per progetti energetici e 11 per progetti di riqualificazione ambientale); 5 milioni di euro per i progetti di filiera nel campo energetico ambientale.
«Gli stanziamenti nel 2010, sul versante della “green economy” hanno superato i 95 milioni di euro. L’impegno della Regione – ha sottolineato l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli intervenendo all’iniziativa – prosegue e trova conferma nel supporto e nel finanziamento al sistema della rete dell’Alta tecnologia Regionale e dei 10 Tecnopoli. Insieme a questo il Piano energetico regionale per il triennio 2011-2013 sarà decisivo per trasformare pienamente l’Emilia-Romagna in una regione sempre più verde. Più “verde” nelle politiche industriali, abitative, nel modo di produrre, nel modo stesso di vivere dei cittadini e nell’agricoltura settore, le cui imprese hanno un ruolo importante in questo processo».