Lo scorso 8 Luglio è stato inugurato a Catania lo stabilimento produttivo dell'azienda 3Sun, la già annunciata joint venures che dovrebbe fare della Sicilia il più grande luogo di produzione di pannelli fotovoltaici in Italia ed uno dei primi di tutta Europa, da cui puntare alla concquista dei mercati europeo, nord africano e mediorentale.
Lo scorso 8 Luglio è stato inugurato a Catania lo stabilimento produttivo dell’azienda 3Sun, la già annunciata joint venures che dovrebbe fare della Sicilia il più grande luogo di produzione di pannelli fotovoltaici in Italia ed uno dei primi di tutta Europa, da cui puntare alla concquista dei mercati europeo, nord africano e mediorentale.
Già nella fase inziale, infatti, lo stabilimento sarà in grado di produrre moduli e celle fotovoltaiche a film sottile e multigiunzione per una potenza annua pari a 160 MW. La joint venures paritetica è composta dalle aziende Enel Green Power, Sharp e STMicroelectronics. Vista l’importanza dell’accordo per il futuro della Green Economy italiana, in grado di portare molti posti dil lavoro verde, i cosiddetti green jobs, in Sicilia, non erano presenti solo i vertici delle aziend ed le autorità locali, ma anche esponenti del Governo. All’inaugurazione, infatti, hanno partecipato il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli, il presidente della Provincia di Catania Giuseppe Castiglione, il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo ed il Sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia . Per Enel era presente l’amministratore delegato Fulvio Conti, e il Direttore di Enel Green Power, Francesco Starace, per Sharp Cororation il presidente Katsuhiko Machida ed il Vice Presidente esecutivo Toshishige Hamano, il Presidente e Amministratore delegato di STMicroelectronics, Carlo Bozotti, il presidente e l’amminstratore delegato di £Sun rispettivamente Andrea Cuomo e Mauro Curiale.
Nella fase iniziale la fabbirca darà lavoro a 280 persone, altamente qualificate, la prosuzione di 160 Mw annui potrà essere incrementata fino a 480 MW/anno nel giro di pochi anni.
Lo stabilimento pè stato finanziato dalle aziende partners ma anche con fondi del CIPE, che ha stanziato 49 milioni di euro a favore dell’iniziativa – e grazie ad un project financing con tre primari istituti di credito Banca IMI, Unicredit e Centrobanca.In base all’accordo firmato ad agosto 2010, ognuno dei tre partner ha sottoscritto un terzo del capitale – con un impegno di 70 milioni di euro ciascuno, in cash o in asset materiali e immateriali – apportando inoltre le sue specifiche competenze. Ad esempio Enel Green Power si occuprà dello sviluppo e della gestione di impianti da fonti rinnovabili a livellointernazionale e la commercializzazione di pannelli fotovoltaici su scala nazionaleattraverso la controllata Enel.si;
Sharp ha portato in dote la sua esclusiva tecnoligia nel film sottile, multigiunzione già in produzione nella fabbrica di Sakai, in Giappone.STMicroelectronics, invece, le capacità manifatturiere, con personale altamente specializzato in settori all’avanguardia tecnologica come la microelettronica, nonché le competenze intema di innovazione nell’ambito della gestione di sistemi di potenza per risparmio energetico.
Enel Green Power e Sharp hanno costituito anche una seconda joint venture, ESSE (Enel Green Power & Sharp Solar Energy) per sviluppare, costruire e gestire impianti fotovoltaici per oltre 500 MW nell’area dell’EMEA, (Africa e Medio Oriente) entro il 2016, utilizzando i pannelli prodotti dalla fabbrica, che serviranno anche per l’impianto da 1 MW che ESSE realizzerà proprio sul tetto del nuovo stabilimento.
Sulle capacità produttive dello stabilimento ci sono molte aspettative, specie dopo che, per qualche intoppo burocratico dovuto al mancato sblocco dei finanziamenti governativi, si era rischiato che l’accordo saltasse. Anche il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, siciliana, è voluta intervenire dopo l’inaugurazione, affidando il suo pensiero ad un comunicato stampa: L’ “Inaugurazione 3SUN “-ha detto la Prestigiacomo- È un grande segnale per l’Italia e per il ruolo da protagonista che il nostro paese deve svolgere nell’economia del futuro”. “La Joint venture fra imprese qualificatissime come Enel Green Power, Sharp e STMicroelettronics per una produzione al alto tasso tecnologico e con grandi prospettive di mercato, sostenuta da un forte contributo pubblico, – ha proseguito il Ministro- rappresenta l’evoluzione di una filiera, quella della tecnologia per il solare, in cui oggi l’Italia, anche grazie a questo impianto acquisisce una leadership importante”.Quando parliamo di green economy – sottolinea Stefania Prestigiacomo – ci riferiamo proprio a questo: alle possibilità economiche ed occupazionali che possono svilupparsi per l’Italia ed in particolare per il Sud grazie ad una ricerca innovativa, con un grande mercato in espansione sia in Italia che all’estero”.
Andrea Marchetti