Ecomondo: il made in Italy più sostenibile

Erano tre e tutti dedicati alla green economy: Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente, i tre eventi che si sono appena conlcusi alla Fiera di Rimini, che hanno messo in mostra il recupero di materie ed energia, lo sviluppo sostenibile, l'energia rinnovabile, la mobilità green, le risorse, i prodotti e i servizi per l´ambiente e in cui si sono particolarmente distintie le aziende italiane.

Erano tre e tutti dedicati alla green economy: Ecomondo, Key Energy e Cooperambiente, i tre eventi che si sono appena conlcusi alla Fiera di Rimini, che hanno messo in mostra il recupero di materie ed energia, lo sviluppo sostenibile, l’energia rinnovabile, la mobilità green, le risorse, i prodotti e i servizi per l´ambiente e in cui si sono particolarmente distintie le aziende italiane.

Nel complesso le tre manifestazioni hanno accolgono 1.500 imprese impegnate nel campo del recupero e riuso. Riflettori puntati sul padiglione 5 dove sono stati esposti i progetti per “La città sostenibile”, idea nata per promuovere e dare visibilità ai migliori esempi di qualità urbanistico-costruttiva delle città del futuro.
Tra gli esempi di ecobuiding e progettazione integrata particolarmente degni di nota, il nuovo quartiere bioclimatico Valdespartera di Saragozza, il REC Conference Center di Budapest, primo centro congressi emissioni di carbonio prossime allo zero, l’Eco City cinese di Cao Fei Dian – a cui hanno lavorato anche progettisti italiani – e la nuova sede ARPA di Ferrara firmata da Mario Cucinella Architects, vincitore del premio Architectural Review MIPIM progetti futuri.

Abbiamo avuto poi l’onore di vedere all’opera dal vivo, l’innovativo sistema di raccolta differenziata “Ecobank”, di cui vi avevamo già parlato. Si tratta di una stazione automatica per la raccolta dei rifiuti di qualità: per ogni bottiglia in plastica Pet (adatta al contatto alimentare) o lattina in alluminio o acciaio riciclata, la stazione regala un bonus in euro. Due piccioni con una fava, recita una vecchio detto. Infatti questo metodo permette alle pubbliche amministrazioni di ridurre i costi della raccolta differenziata e ai cittadini di guadagnare soldi compiendo il proprio dovere. Speriamo che venga adottato da sempre più realtà amministrative.

All’interno dell’evento Ecomondo, il premio Sviluppo Sostenibile 2009 della Fondazione dal medesimo nome, è stato assegnato a tre aziende italiane che si sono particolarmente distinte per impegno innovativo ed efficacia dei risultati per uno sviluppo sostenibile. Il premio, assegnato a realizzazioni, attività e gestioni in corso, valutate sulla base dell’efficacia dei risultati ambientali, con particolare riferimento:

1)alla mitigazione della crisi climatica;

2) del contenuto innovativo: o l’impiego di una nuova tecnica e/o una nuova pratica, od il miglioramento significativo di una tecnica e/o di una pratica già utilizzate o dei loro impieghi;

3) dei risultati economici prodotti con particolare riferimento alla remunerazione dell’investimento e all’occupazione prodotta;

4) delle possibilità di diffusione, in particolare il Italia.

And the winner are…squilli di trombe…Indesit, Montello e Lungarotti per prodotti o processi ad alto valore ambientale. Le categorie premiate: efficienza energetica, rifiuti, energie rinnovabili.

La lavatrici della Indesit Company, hanno vinto nella categoria dell’efficienza energetica grazie alle prestazioni dei nuovi modelli che comportano significativi benefici ambientali. La Montello, premiata per il settore dei rifiuti, si è distinta per il riciclo a matrice organica e della plastica tramite l’introduzione dei detettori ottici automatici, mentre le Cantine Lungarotti di Torgiano, per la produzione di energia rinnovabile tramite i residui della potatura delle viti. Alle tre aziende è stato consegnato il riconoscimento della medaglia del Presidente della Repubblica.

Queste tre imprese e tutte quelle che, numerose, hanno partecipato al premio – ha affermato Edo Ronchi, presidente della Fondazione – dimostrano che ormai c’e’ molto verde nel motore dell’Italia. Gli stessi numeri lo confermano: nel 2008 la produzione di rinnovabili e’ aumentata del 21%; sempre nello stesso anno gli impianti di recupero e riciclo dei rifiuti sono arrivati a 6.400; 231.000 sono stati gli interventi di risparmio energetico, grazie alle detrazioni, e il fatturato complessivo della green economy e’ stato di 5,2 miliardi di euro. È un importante segnale di una visione innovatrice che l’industria italiana sta cominciando a cogliere.

A quanto pare il made in Italy piace e a noi piace sapere che esso è sempre più attento all’ambiente!

Alberto Maria Vedova

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