Detrazione fiscale 55%: se confermata per il 2012 vantaggi per 9milioni di euro

La detrazione fiscale del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, secondo un’analisi realizzata dal Cresme, potrebbe dare luogo ad un saldo positivo di circa 9 mila milioni di euro

La detrazione fiscale del 55% sugli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, se prorogata anche nel 2012, potrebbe dare luogo ad un saldo positivo di circa 9 mila milioni di euro.

È quanto emerge da un’analisi sul settore edile realizzata dal Cresme e presentata lo scorso 19 novembre a Milano, in occasione dell’Assemblea Generale Uncsaal, l’unione nazionale costruttori serramenti alluminio acciaio e leghe.

Dopo lo stallo in cui è caduta la decisione di prorogare le detrazioni fiscali del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici anche nel 2012, la legge di Stabilità, colpo di coda del Governo Berlusconi, non l’ha considerata. Di conseguenza, il 31 dicembre 2011 cesserà di essere valida.

Ma secondo gli addetti ai lavori e le associazioni, qualora venisse riconsiderata sarebbe un grosso vantaggio economico, da allargare anche ad altri settori.

Ma al momento non sembra che siano in atto strategie per prolungare le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione. Secondo il Presidente Uncsaal Corrado Bertelli una mancata conferma del provvedimento o un suo forte depotenziamento può provocare, già nel 2012, una contrazione del 27% del mercato italiano dei serramenti con la conseguente perdita di 10.000 posti di lavoro e la chiusura di centinaia di aziende“.

La scelta di un’eventuale proroga da parte del nuovo Governo Monti potrebbe dunque non soltanto favorire questo tipo di interventi, a vantaggio dell’ambiente, ma anche garantire l’occupazione, motore dell’economia italiana, ancor più adesso, momento molto delicato per il nostro Paese.

Da qui la richiesta da parte dell’ Assemblea Generale Uncsaal rivolta al nuovo Governo attraverso una mozione votata all’unanimità. Queste le richieste:

  1. 1. Conferma del provvedimento legislativo relativo agli incentivi per 4 anni (dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2015).

  2. 2. Possibilità di recupero del credito da parte del contribuente modulabile dai 5 ai 10 anni.

  3. 3. Estensione del provvedimento anche ai beni non strumentali e individuazione di forme di applicazione del provvedimento anche ai soggetti pubblici non assoggettati all’IRES.

  4. 4. Conferma dell’attuale aliquota del 55%.

La palla passa ora al Governo, che dovrà decidere se stroncare le detrazioni o avviare una sorta di 55% Plus, per l’anno 2012.

Francesca Mancuso

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