Spiagge incantevoli, natura incontaminata e basse, anzi bassissime emissioni: siamo in Costa Rica dove, dall’inizio del 2016 ad oggi, la rete elettrica è stata alimentata per ben 150 i giorni esclusivamente da un mix di fonti rinnovabili. Lo ha fatto sapere l’ICE, il fornitore di energia dello Stato centroamericano.
Spiagge incantevoli, natura incontaminata e basse, anzi bassissime emissioni: siamo in Costa Rica dove, dall’inizio del 2016 ad oggi, la rete elettrica è stata alimentata per ben 150 i giorni esclusivamente da un mix di fonti rinnovabili. Lo ha fatto sapere l’ICE, il fornitore di energia dello Stato centroamericano.
Un risultato notevole, che conferma la volontà della piccola repubblica centroamericana di arrivare ad utilizzare, entro il 2021, solo fonti di energia pulita.
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Buona parte di questo record è stato registrato nel corso dell’estate: per 76 giorni consecutivi, infatti, dal 16 giugno al 2 settembre scorsi, la rete costaricana è stata alimentata da un mix di idroelettrico, eolico, solare e geotermico.
In particolare, secondo il report diffuso dall’ICE, l’idroelettrico ha contribuito al risultato per oltre l’80%, seguito da geotermico (12,6%) eolico (7,1%) e solare (0,01%).
“Siamo un piccolo paese con grandi obiettivi.” – ha scritto l’ICE sul suo profilo Facebook – “Continuiamo ad impegnarci per raggiungere il traguardo dell’impatto zero entro il 2021. Ci siamo posti grandi obiettivi e li abbiamo raggiunti, siamo un esempio per il mondo!”
Non è la prima volta che la Costa Rica si distingue per i risultati conseguiti nel campo delle rinnovabili: anche lo scorso anno, la piccola nazione centroamericana è riuscita a raggiungere l’obiettivo di lunghissimi periodi ad emissioni zero, alimentandosi quasi al 99% con le sole rinnovabili.
Merito di una legislazione e di una politica attente alle tematiche ambientali, favorite anche dalle esigue dimensioni del territorio statale (poco più di 50 mila kmq), dal suo contenuto numero di abitanti (poco meno di 5 milioni) e dall’enorme ricchezza di risorse naturali, in particolare idriche. E proprio l’idroelettrico è la principale fonte di energia del Paese: una fonte rinnovabile, sì, ma piuttosto controversa, in quanto necessita di infrastrutture estremamente invasive che, secondo alcuni osservatori, non possono essere considerate realmente “pulite” o a “emissioni zero”.
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Fatta questa precisazione, è comunque evidente come la Costa Rica – che appena qualche anno fa ha ottenuto il titolo di “nazione più felice del mondo” – offra un esempio concreto di come sia possibile implementare politiche a favore dell’ambiente e delle rinnovabili, perseguendo uno sviluppo sostenibile. I 150 giorni trascorsi senza bruciare fonti fossili ne sono una chiara testimonianza.
Lisa Vagnozzi