Due delle principali associazioni che riuniscono gli imprenditori italiani del fotovoltaico hanno espresso le loro opinioni sul Nuovo Conto Energia, come noto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 Agosto scorso e, a tutti gli effetti, diventato legge dello Stato
In questi giorni a Roma si è parlato molto di fotovoltaico e di Conto Energia 2011, in occasione della manifestazione PV Rome Mediterranean, il Salone Internazionale delle Tecnologie Fotovoltaiche per il Mediterraneo, giunta quest’anno alla quarta edizione. In particolare due delle principali associazioni che riuniscono gli imprenditori italiani del fotovoltaico hanno espresso le loro opinioni sul Nuovo Conto Energia, come noto pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 Agosto scorso e, a tutti gli effetti, diventato legge dello Stato.
Assosolare, nel corso del convegno denominato “Terzo Conto Energia e Linee Guida: il ruolo delle Regioni“, svoltosi ieri nell’ambito del PV Rome , a cui hanno partecipato anche esponenti del Governo e del GSE, ha presentato la bozza del National Advisory Paper, elaborata nell’ambito del PV Legal, un progetto sulle rinnovabili finanziato dalla Comunita’ Europea per snellire i processi autorizzativi degli impianti fotovoltaici negli Stati Membri UE. Una iniziativa di semplificazione di cui si avverte la necessità anche in Italia :”Oggi il solare non è più un settore di nicchia, ma un mercato in netta espansione, in controtendenza rispetto alla crisi economica generale” ha affermato Gianni Chianetta, Presidente di Assosolare. “Lo sviluppo del settore si è però concentrato soprattutto in alcune Regioni, mentre nel resto del Paese i risultati ottenuti sono stati insoddisfacenti rispetto alle potenzialità”. Per Chianetta questo significa che l’opportunità del fotovoltaico non è ancora stata colta appieno: “la complessità dei processi autorizzativi pone seri limiti a uno sviluppo equilibrato e omogeneo del fotovoltaico in Italia, oltre a far lievitare il costo complessivo dell’impianto fino al 30%”. Come evidenziato nel National Advisory Paper, il freno più rilevante in Italia è dato dalla poca chiarezza e dalla mancata omogeneità normativa sul territorio nazionale, creando incertezze e favorendo speculazione ed abusi. Pertanto, ha proseguito Chianetta, è necessario “”uniformare la normativa nazionale secondo parametri chiari e procedure più snelle per lo sviluppo di un mercato che potrebbe dare un contributo agli obiettivi del 2020 ben maggiore degli 8.000 MW previsti dal Conto Energia 2011-2013, potendo arrivare, addiritura, a superare il valore cumulativo di 15000 MW al 2020. Emblematico della situazione italiana è il caso della Sicilia, che, a differenza di Regioni come Puglia e Lombardia, pur avendo un potenziale immenso, non ha colto appieno le possibilità imprenditoriali dati dalle precedenti versioni del Conto Energia ed è tempo, ormai, di passare dalle parole ai fatti . Cristina Martorana, socio dello studio legale Clifford Chance, ha commentato: ” la Sicilia non ha, ad oggi,dato prova di aver saputo cogliere lo spirito della 387/2003.
Adesso, con l’approvazione del terzo Conto Energia, delle Linee guida nazionali e la chiarezza fatta sui presupposti che devono sussistere per fruire dell’estensione degli incentivi 2010, la Regione ha davanti a sé un’altra preziosissima occasione che, se colta, potrà finalmenteattribuirle il ruolo di protagonista nel settore.
Giuseppe Velluto, socio dello Studio Gianni, Origoni, Grippo & Partners, in relazione alle recenti novità normative “salvadia”, ha precisato: “il legislatore ha cercato di porre rimedio ad una situazione normativa ormai ingestibile nel tentativo di salvaguardare gli ingenti investimenti fatti dagli operatori del settore. Ancora una volta però, nel tentativo di risolvere vecchi problemi, ne sono stati creati di nuovi che continuano a rendere difficile il finanziamento delle iniziative autorizzate tramite procedure semplificate”.
Di procedure autorizzative ed aspetti fiscali, inoltre, si è parlato anche nell’incontro odierno promosso da ANIE/GIFI che si è riunita con gli imprenditori del fotovoltaico nel contesto della manifestazione PV Rome per chiarire dubi e fare il punto della situazione sul fotovoltaico e sul Conto Energia 2011 che, come dichiarato da Gert Gremes, Presidente di Anie/Gifi, “costituisce un netto miglioramento alla precedente normativa anche se le nostre richieste al Governo prevedevano orizzonti temporali più estesi senza nessun limite allo sviluppo del mercato. Tre anni, in una logica industriale, non sono sufficienti a pianificare investimenti strutturali ed il limite di potenza incentivabile (3000 MWp al 2013 e 8000 MWp al 2020, n.d.r.) non rispecchia appieno le potenzialità del settore. Sono sicuro chel’industria può garantire almeno 15000 MWp di potenza installata al 2020”. Una previsione perfettamente in linea con quella dei colleghi di Assosolare. “Dopo 79 mesi di attesa – ha detto Domenico Inglieri, consigliere ANIE/GIFI– “le Linee guida per lo svolgimento dell’iter autorizzativo per gli impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili hanno finalmente raggiunto il consenso della Conferenza Stato-Regioni”.Purtroppo dobbiamo segnalare la mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo relativo; condizione necessaria affinché le linee guida entrino in vigore. Dal momento della pubblicazione in GURI, le Regioni possono recepire le linee stesse entro i 90 giorni successivi, trascorsi i quali, sarà valida la normativa nazionale. “Il rischio – spiega Domenico Inglieri – è quello di iniziare il 2011 con tariffe che cambieranno ogni quattro mesi e con ancora procedure autorizzative diverse da regione a regione”.