Che fine ha fatto il Conto Energia? Assosolare scrive a Berlusconi

La sorte del Conto Energia per il 2011 ha fatto registrare una nuova presa di posizione da parte delle associazioni rappresentative del settore fotovoltaico, in particolare da parte di Assosolare che ha scritto addirittura una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

La sorte del Conto Energia per il 2011 ha fatto registrare una nuova presa di posizione da parte delle associazioni rappresentative del settore fotovoltaico, in particolare da parte di Assosolare che ha scritto addirittura una lettera al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Agli inizi di maggio avevamo annunciato buone notizie in virtù delle dichiarazioni che il sottosegretario allo Sviluppo Economico, Stefano Saglia , aveva rilasciato in occasione dell’Italian PV Summit di Verona , secondo le quali il le linee guida sul nuovo conto energia, sulla realizzazione di impianti fotovoltaici e da fonti rinnovabili. in genere, sarebbero dovute arrivare entro la fine del mese o, al massimo, entro i primi di Giugno.

Tuttavia, ad oggi, non c’ è ancora niente di certo ed all’ordine del giorno della prossima seduta della Conferenza Unificata Stato -Regioni, prevista per il 27 Maggio, non figura il Conto Energia. Da qui la lettera che Giorgio Chianetta, presidente di Assosolare, ha scritto al Presidente del Consiglio per sollecitare l’approvazione, entro tempi brevi, delle nuove regole per gli incentivi al fotovoltaico.

L’approvazione del nuovo Conto Energia, infatti, più volte annunciata nel corso del 2009, non è mai stata realizzata ed è chiesta con decisione, ormai, da quasi tutte le associazioni rappresentative del mondo fotovoltaico, in quanto vitale per la programmazione degli investimenti e delle future scelte produttive. Anche nel corso del 2010, infatti, è stata più volte annunciata l’approvazione del nuovo Conto Energia e sono state fatte circolare anche alcune bozze, la prima delle quali ha molto spaventato gli operatori del settore ed ha scatenato reazioni polemiche a causa delle drastiche ipotesi di taglio alle tariffe incentivanti inizialmente previste.

Dopo un’ulteriore fase di stallo, dovuta alle elezioni regionali, ad oggi il Governo non ha ancora mandato alla Conferenza Unificata una versione definitiva di Conto Energia per poter procedere alla approvazione. Assosolare, dunque, per mezzo del suo presidente, chiede chiarimenti in merito citando anche un recente sondaggio intitolato “Gli italiani e il solare”, condotto da IPR Marketing su un campione di 1000 italiani, da cui emergerebbe un gradimento diffuso per la fonte solare di approvvigionamento energetico, fotovoltaico in particolare, giudicato come la fonte meno costosa dal 54% degli intervistati, la fonte più sicura dal 91% e la più compatibile con l’ambiente dal 94% degli interpellati.

Andrea Marchetti

Di seguito il testo integrale della lettera-appello indirizzata al Presidente Berlusconi:

Al Presidente

del Consiglio dei Ministri

On. Silvio Berlusconi

Egregio Presidente On. Berlusconi,
nella Sua qualità di Presidente del Consiglio dei Ministri, nonché di Ministro dello Sviluppo Economico ad interim, Le scrivo a nome di Assosolare, l’Associazione Nazionale dell’Industria Solare Fotovoltaica, aderente a Confindustria Energia, per rappresentarLe la grave difficoltà che l’intero settore sta vivendo a causa del ritardo del Suo Governo e della Conferenza Unificata nell’approvare il rinnovo del sistema incentivante, denominato “conto energia”, che lo stesso Ministero dello Sviluppo Economico si era impegnato di approvare già nel 2009.Nel perdurare dell’incertezza, gli investimenti nel settore non vanno oltre il 2010. La crescita strutturata del settore ha già registrato una forte battuta d’arresto, e le nuove assunzioni sono bloccate. L’Italia, citata di frequente come “paese a rischio” per l’instabilità del “framework” politico-legale dall’autorevole stampa economica internazionale, sta perdendo ulteriormente credito.
Dall’inizio del 2010 assistiamo ad un rinvio mensile della data obiettivo per la suddetta approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico, e lo stesso Ministero in più sedi pubbliche, dal mese di febbraio, ha dichiarato di aver consegnato la versione concordata con il Ministero dell’Ambiente e condivisa con noi operatori del settore, alla Conferenza Unificata che però non si è più riunita prima delle elezioni regionali di fine marzo. In più dichiarazioni pubbliche il Ministero dello Sviluppo Economico ha confermato che il testo non era più in sue mani ma in quelle della Conferenza Unificata ed ha promesso che alla prima riunione della stessa, il conto energia sarebbe stato all’ordine del giorno per la sua discussione ed approvazione.

Apprendiamo con molto dispiacere che il Governo non ha ancora mandato alla Conferenza Unificata la versione definitiva da approvare e che dopo le elezioni ci sono state delle Conferenze Unificate nelle quali del conto energia non si faceva cenno. Notiamo inoltre che il prossimo 27 maggio 2010, è stata convocata già la terza Conferenza delle Regioni ed ancora una volta non è indicato all’ordine del giorno il tanto atteso “conto energia”.
Chiediamo chiarimenti sulle reali intenzioni del Governo e delle Regioni, perché questo rimbalzo di responsabilità sta mettendo in ginocchio un settore che, a dire dello stesso Governo, dovrebbe quanto prima contribuire a soddisfare il 25% del fabbisogno nazionale. I fatti di questi ultimi mesi non sembrano andare però in questa direzione.
Che gli Italiani vogliano il solare non è solo una percezione. Secondo un recente rapporto dal titolo “gli italiani e il solare”, condotto da IPR Marketing su un campione di 1000 italiani, il fotovoltaico è riconosciuto dal 54% degli intervistati come la fonte meno costosa, la più sicura dal 91% e la più compatibile con l’ambiente dal 94%.
Approfitto di questa lettera per rappresentarLe alcuni aspetti del fotovoltaico che qualcuno ha pubblicamente cercato ingiustamente di “offuscare”, anche in una recente lettera proprio a Lei indirizzata:
o il fotovoltaico è tra le fonti di produzione di energia a più basso impatto ambientale, in quanto un pannello fotovoltaico in circa un anno di esercizio restituisce tutta l’energia che è stata consumata per produrlo e per la restante parte della sua vita utile, oltre i 30 anni, sarà in grado di produrre energia elettrica ad impatto-zero. Inoltre il suo costo va decurtato del valore del risparmio di CO2 in atmosfera che è inestimabile, aggravato dal “pesante” conto economico che attende l’Italia per gli inadempimenti del Protocollo di Kyoto.

  • o L’energia solare viene prodotta durante le ore diurne, ossia quando è più cara e ce n’è più bisogno, andando a coprire i picchi di consumo. Questo è proprio uno degli obiettivi primari del fotovoltaico e nel contempo uno dei suoi punti di forza, rendendo l’energia solare integrativa alle altre fonti convenzionali le cui centrali non hanno facilità a gestire tali picchi diurni, proprio per la loro caratteristica di essere legate ad un ciclo produttivo “costante”.
  • o Il sole è una fonte inesauribile e disponibile per tutti. E proprio l’Italia è un paese ad alto irraggiamento solare, non a caso conosciuto in tutto il mondo come “il Paese del sole”. La stessa International Energy Agency ha affermato che se coprissimo di pannelli solari solo le superfici sfruttabili dei tetti dell’Italia avremmo soddisfatto il 45% del fabbisogno di energia elettrica nazionale.
  • o Il fotovoltaico genera sviluppo economico locale ed occupazione su tutto il territorio. Questo è stato dimostrato anche in Italia dove l’occupazione è salita in meno di 5 anni da circa mille a circa 20.000 unità, consentendo a molti che avevano perso il posto di lavoro di ricollocarsi, come confermato dallo stesso Ministero dello Sviluppo Economico.
  • o La tecnologia FV può sfruttare superfici che altrimenti rimarrebbero inutilizzate (es. tetti, pensiline) o terreni non adatti all’agricoltura e, ancorché un impianto fotovoltaico dovesse occupare terreni agricoli è rimovibile ed assolutamente innocuo agli stessi. Senza parlare poi delle vere serre fotovoltaiche che rappresentano addirittura un aiuto all’agricoltura.
  • o L’energia elettrica viene generata direttamente nel punto di consumo evitando perdite dovute al trasporto ed ai cambi di tensione, oltre a ridurre i carichi sulla rete elettrica. È inoltre accessibile a tutti e non risente dei giochi di potere geopolitici per il controllo del territorio, tipici invece delle fonti di energia tradizionale.
  • o Con il proprio impianto FV, il cittadino diventa protagonista in quanto autoproduttore, e pertanto consuma energia in maniera più consapevole.
  • o Il trend del passato dimostra che il costo della tecnologia FV si riduce di un 20% ad ogni raddoppio del volume di mercato e che con i trend attuali la grid parity, ossia il costo dell’energia da fonte solare uguale a quello da fonte tradizionale, è prevista prima del 2020 anche in Italia. A quel punto il settore non avrà più bisogno di incentivi ed il fotovoltaico diventerà una commodity ed avrà una diffusione capillare.

Condividiamo la posizione del Governo sull’importanza della diversificazione della
produzione di energia elettrica. Siamo convinti che questa è la strategia migliore per vincere la sfida di uno sviluppo sostenibile ed accessibile a tutti, senza le disparità da sempre generate dalle fonti convenzionali. In questo contesto il risparmio energetico e le rinnovabili non possono che avere un ruolo chiave. Siamo inoltre consapevoli che con la crescita tecnologica ed economica aumenterà la domanda di energia, e che le diverse fonti debbano tutte, chi più chi meno, contribuire a tale fabbisogno.
Consapevole del fatto che l’economia di questo Paese è uno dei punti del Suo Governo che Le sta più a cuore, confido in una Sua risposta chiara e rapida per sbloccare la situazione di stallo in cui è caduto proprio uno dei pochi comparti che stava procedendo in controtendenza con la difficile congiuntura economica generale.
Cordiali saluti,

Gianni Chianetta
presidente
ASSOSOLARE

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