Crush cocoa: la carta creata con gli scarti del cacao che riduce i rifiuti e fa risparmiare alberi

Favini, azienda produttrice di carta, ha iniziato ad utilizzare gli scarti della produzione del cacao per dare vita alla Crush Cocoa. La buccia della fava di cacao viene micronizzata e può arrivare a sostituire fino al 15% della cellulosa vergine, in un’iniziativa che si inserisce perfettamente nella fondamentale economia circolare che salvaguarda l’ambiente.

Tutti noi amiamo il cacao. Un dato che ben rappresenta questa nostra passione è il fatto che nel mondo ogni anno si spendono 100 miliardi di dollari in prodotti di cioccolato. Il Paese più “goloso” in tal senso è l’Estonia, che consuma più di 7 kg di cioccolato pro capite all’anno.

Ma se vi dicessimo che questa prelibatezza può essere usata anche per aiutare l’ambiente grazie alla possibilità di produrre carta? L’iniziativa – nata da un’idea di Favini, brand leader nella produzione di carta e da sempre attento al tema della sostenibilità – ora sta prendendo piede nel mondo della tipografia.

Ma per capire come si è arrivati a ciò, occorre comprendere come avviene il processo produttivo del cioccolato. Tutto prende il via da una pianta tropicale, la Theobroma cacao. I suoi semi, le fave, vengono estratti dal frutto e fatti fermentare.

Una volta pronte, le fave sono essiccate e tostate. Dopo una fase di triturazione, si ottiene una granella che viene lavorata fino a formare una pasta morbida. A questo punto, combinando zucchero, burro di cacao e altri ingredienti, ecco che finalmente si crea la classica tavoletta di cioccolato.

Un perfetto esempio di economia circolare

L’idea del riciclo dei gusci che contengono la fava non è nuova. Sono molteplici gli esempi in diversi settori. In Costa d’Avorio, ad esempio, vengono utilizzati in un impianto a biomassa per generare elettricità. Non mancano nemmeno gli impieghi nei campi, per creare un compost fertilizzante.

Anche il sapone può derivare dai gusci del cacao, dopo che questi sono stati cotti e macinati in polvere. I sottoprodotti derivanti dal processo di preparazione del cacao, invece, sono comunemente destinati a un uso finale in agricoltura o a creare energia attraverso la combustione.

Ora però Favini ha pensato ad un’alternativa per rivalutare questi scarti e farli rinascere sotto forma di una carta preziosa: la Crush Cocoa. Nel corso della fase di tostatura e successiva sgusciatura delle fave di cacao, la buccia che le avvolge viene separata, diventando scarto di lavorazione. Tali residui della produzione del cioccolato possono diventare una materia prima, ad esempio possono essere utilizzati per la preparazione di infusi dalle proprietà antiossidanti.

Cacao carta

@Favini

Produrre carta dal cacao farà risparmiare il 15%di cellulosa vergine

In particolare per produrre la carta Crush si usa la buccia della fava di cacao che viene micronizzata e può arrivare a sostituire fino al 15% della cellulosa vergine riducendo di conseguenza l’abbattimento di alberi per produrla. La carta che si ottiene è comunque di alta qualità e allo stesso tempo si va a strizzare l’occhio alla fondamentale economia circolare. In tal modo, un prodotto che altrimenti avrebbe completato il suo ciclo di vita viene reinserito in un nuovo processo produttivo.

Crush Cacao, con il suo aspetto tattile e visivo unico, è adatta a tutti i progetti editoriali e di packaging, ma può essere anche impiegata per creare quaderni e per questo ha suscitato l’interesse di molte tipografie. Un’idea dunque golosa e sostenibile per salvaguardare l’ambiente e abbattere gli sprechi.

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